Meta - Si tinge di giallo la vicenda legata al poliambulatorio di via del Lauro per il quale l’amministrazione comunale ha disposto lo sfratto. Nei giorni scorsi dalla sala d’attesa della struttura sanitaria è stata rubata la petizione dei cittadini che chiedono al prefetto di attivarsi per evitare lo sgombero disposto dall’ufficio tecnico di Meta. Sui moduli sottratti c’erano già più di 700 firme. E ora, mentre si indaga sul furto, continua il conto alla rovescia dello sfratto. L’ordinanza emessa lo scorso 26 ottobre dal funzionario responsabile dell’ufficio tecnico comunale, l’ingegnere Paola De Maio, prevede il rilascio dei locali da parte dell’Asl Na3 entro i primi di febbraio. Da quella data i cittadini di Meta e degli altri comuni della penisola non potranno più usufruire di molti e importanti servizi tra i quali: assistenza anziani e materno-infantile, l’ufficio socio-sanitario, sette ambulatori di medicina specialistica, il punto prelievi, e gli uffici per la prenotazione delle visite specialistiche e per il pagamento dei ticket. Senza dimenticare che la struttura è anche la sede della guardia medica che serve Sorrento, Sant’Agnello, Piano e Meta. Proprio per scongiurare la soppressione del poliambulatorio e l’interruzione dei servizi assistenziali, in queste settimane si sono tenuti diversi incontri per arrivare a un accordo. L’ultimo dei quali nei giorni scorsi tra il vicesindaco Giuseppe Tito, il direttore del distretto sanitario 59 Luigi Esposito e l’ingegnere Giuseppe Russo, che fu tra i promotori dell’apertura del poliambulatorio di Meta. Al momento non è stata raggiunta alcuna intesa tra le parti, anche se non si escludono inversioni di rotta dell’amministrazione nelle prossime settimane. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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