sabato 18 dicembre 2010

Notte bianca, l’Italia dei Valori chiede conto delle spese

Sorrento - In riferimento alla vicenda del fallimento della manifestazione “Notte Bianca a Sorrento” organizzata dall’Amministrazione Comunale per la data di venerdì 17 dicembre, il partito “Di Pietro - Italia dei Valori” - Sezione di Sorrento, chiede pubblicamente conto delle spese sostenute e da sostenersi, nonchè dell’esito dei finanziamenti che, come si è appreso dalle trionfanti dichiarazioni alla stampa locale, erano stati ottenuti dall’Ente Provincia di Napoli. “Il flop di questa manifestazione stile sagra di paese, organizzata in maniera frettolosa e rocambolesca con ben due rinvii, è l’ennesima tegola che, ahimè, si abbatte sull’amministrazione comunale” afferma l’avv. Giovanni Antonetti, esponente locale del partito Di Pietro - Italia dei Valori “E’ doveroso sottolineare che, mentre la nostra città soffre ed è assalita dallo scandalo nazionale del megaparcheggio in via Rota, dal problema casa e dalla difficoltà di nostri tanti concittadini a giungere economicamente a fine mese, la nostra cara amministrazione che ha a cuore Sorrento, tramite la ibrida figura dei consiglieri comunali pluridelegati, cerca di allietare il popolo con feste, struffoli, musica e canti che, purtroppo, questa volta non sono neanche riusciti. Sono stato personalmente in strada e lo spettacolo era veramente deprimente; ora” continua Antonetti “bisogna che l’amministrazione comunale ci spieghi dove finiranno i finanziamenti che, secondo le tante sbandierate conferenze stampa, erano stati annunciati dalla Provincia di Napoli, come sono stati stipulati i contratti di spettacolo con la Tantangelo e Biagio Izzo, quanto sono state pagate le ditte e gli operai che inutilmente, e dalla mattina alla sera, hanno montato e smontato il grande palco in piazza Tasso. Noi sorrentini pretendiamo la trasparenza che ci è dovuta di diritto” conclude Antonetti” e poi, per sdrammatizzare, diciamo che la fortuna aiuta gli audaci, basta riprovarci e non credere nella cattiva sorte cercando di non organizzare manifestazioni all’aperto in pieno inverno”.

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