Sorrento - E da lungo tempo che l'opinione pubblica italiana,e soprattutto di questa Penisola Sorrentina,è costretta ad assistere al desolante fenomeno della tendenziale denazionalizzazione degli equipaggi di navi italiane, anche se talvolta battenti altre bandiere, con palese danno soprattutto dei giovani diplomati o non,che intraprendono la carriera marittima. Questo fenomeno è ancor più grave se si considera l'attuale crisi mondiale. Si parla da parte di politici di vari colori della necessità di creare posti di lavoro per i giovani, ma essi fingono di non sapere di questa situazione preoccupante! La mancanza di occasioni di lavoro ai giovani è tra le principali cause dello sbandamento di vari ragazzi, le cui potenzialità non sono sfruttate come sarebbe dovuto da parte di coloro che sono chiamati a curare il bene comune. Chi scrive fa appello alle autorità competenti perchè si decidano una buona volta ad occuparsi di questo grave problema, e controllare in tutte le sedi, che prima di assumere personale all'estero, si pensi a dare priorità agli italiani,specie al sud, in cui il lavoro manca in tutti i settori, ma che sarebbe facile reperire nelle diverse attività marinare. Non si venga a parlare di globalizzazione, nell'osservanza delle norme in materia di lavoro si utilizzino in primis le energie lavorative nazionali, magari defiscalizzando ( in parte o quasi tutto) il costo del lavoro per i giovani neoassunti. Da Comandante anziano della Marina Mercantile meridionale quale sono, ringrazio per l'ospitalità del vostro giornale.
Roberto Ruggiero
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