Vico Equense - Volto contratto, preoccupazione dipinta negli occhi. Flora Beneduce, primario di Medicina Generale degli ospedali riuniti della Penisola Sorrentina, racconta l’esito della direzione sanitaria che si è tenuta martedì. Dottoressa, l’incontro tra i vertici aziendali ha deliberato lo scorporo dei reparti di Medicina e Chirurgia? Mi aspettavo che dopo anni di battaglia contro una gestione clientelare, finalmente il mio reparto e i pazienti ricoverati potessero ritrovare la dignità. Ho peregrinato per anni tra Castellammare, Vico e Sorrento, esponendo problemi e chiedendo soluzioni. Oggi ricevo una risposta. Anzi, una mezza risposta. In che senso? Devo dare atto che il direttore sanitario, Giancarlo Fabbrini, e quello amministrativo, Alberto Di Capua, condividono le mie ragion e mi hanno annunciato la sollecita riorganizzazione del Santa Maria della Misericordia a Sorrento. Purtroppo, però, le buone intenzioni sono ancora frenate dall’assenza dei sindacati, che avrebbero dovuto partecipare all’incontro per avallare il provvedimento. Io sono certa, in ogni caso, i sindacati non possono che avere a cuore gli interessi dell’utenza e non possono che sposare la causa dei malati. La convivenza tra Medicina e Chirurgia con la successiva allocazione dell’Ortopedia realizzata con il blitz del mese d’agosto 2009 fu disposta soltanto per soddisfare operazioni clientelare di singoli operatori, a danno di corrette esigenze assistenziali.
Quali disagi ha generato l’accorpamento delle due unità operative? Il secondo piano del nosocomio sorrentino ha 18 posti letto, contesi tra la Medicina e la Chirurgia, e i pazienti sono costretti a ricoveri in barelle dislocate in varie unità operative. Questa situazione, che si è protratta per due anni, ha leso non solo la qualità del ricovero, ma anche l’immagine di Sorrento all’estero. Al momento ho in reparto dei pazienti stranieri. Quale ricordo avranno dell’ospedale? Il turismo è costretto a pagare lo scotto anche dell’irrazionalità di decisioni discutibili, adottate in date improbabili. C’è una logica nel provvedimento del 2009? Se c’è, io veramente non riesco a coglierla. A me interessa offrire un servizio efficiente e garantire cure ai malati. Non capisco perché questo criterio non sia stato utilizzato dai dirigenti negli anni trascorsi. Mi sembrava di scontrarmi con muri di gomma quando affermavo i diritti dei cittadini utenti. E dopo tante battaglie, ancora non riesco ad ottenere quello che i pazienti chiedono e meritano. In cosa consiste esattamente la sua richiesta? Lo scorporo, con l’assegnazione di 18 posti letto, più sei di day hospital al reparto Medicina Generale, al terzo piano così come è previsto nel decreto attuativo dell’Asl Napoli 3 Sud approvato dalla regione Campania. In questo modo, sarà possibile anche prevedere delle stanze per il D.H. di oncologia. E l’Ortopedia? Tornerebbe al piano -1, dove era allocata prima, in continuità con la sala operatoria. Razionalizzando gli spazi, si potrebbero aggiungere altri 20 posti letto, ben più utili delle varie stanze di rappresentanza allestite per non si sa quali motivi. Più posti letto, però, richiedono più personale. Infatti, il commissario straordinario Vittorio Russo ha mantenuto fede ad un impegno: inviare subito infermieri a Sorrento. Mi auguro che questi primi segnali di cambiamento non rimangano provvedimenti isolati. Il personale infermieristico è fondamentale, ma occorrono anche medici. Ne chiederà altri? Beh, per ora vorrei solo che fossero riassegnati alla Medicina alcuni sanitari che impropriamente prestano servizio al Pronto Soccorso. Ancora una domanda. Con il nuovo piano attuativo si prevede un ulteriore incremento per il suo reparto? A Sorrento, ci saranno 23 posti letto ordinari, più 2 in day hospital. Per il De Luca e Rossano a Vico, 22 posti letto ordinari e 3 per il DH. Da 37 a 50 posti letto. Non si tratta solo di numeri, si tratta di condizioni di ricovero, di assistenza e di cura. Il staff del reparto di Medicina è in grado di garantire tutto ciò. Spero che presto la deontologia dei medici sarà supportata anche dalla disponibilità degli spazi.
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