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Quando vengono così maldestramente e sprezzantemente messi in discussione i già precari equilibri industriali della Nazione a danno del Mezzogiorno, allora la questione è politica e va risolta sul piano politico. Su questa linea si sono già pronunciati non solo il centrodestra campano e tutte le forze politiche della regione, ma anche l’intera filiera istituzionale, a partire dal Governo passando per la Giunta regionale e finendo all’Amministrazione comunale di Castellammare di Stabia che, tutti insieme, hanno espressa (e chiedono che oggi venga ribadita con forza) la volontà di rilanciare il cantiere e la sua missione produttiva”, ha continuato Bobbio. “E non sarà il boiardo di Stato di turno a pretendere, fingendo di essere un imprenditore privato, di dettare le linee della politica o di farsi strumento dell’iniziativa politica altrui. Fincantieri è società a totale partecipazione pubblica e il suo pseudo piano industriale, se non è condiviso dal Governo, vale meno della carta su cui è stato stampato. Mi fa piacere che l’ad ci conceda che 'non è un piano prendere o lasciare', perché, per quanto mi riguarda, questo semplicemente non è un piano industriale e come tale lo rispediamo al mittente. Tocca adesso, quindi, al Presidente del Consiglio convocare con urgenza a Palazzo Chigi un incontro con i soggetti istituzionali che veda la partecipazione del ministro Romani, del ministro Tremonti, del presidente Caldoro e del sindaco di Castellammare di Stabia. È bene che tutti sappiano che, per quanto mi riguarda, l’arroganza del gesto odierno di Fincantieri non resterà senza risposta. Per cominciare, ho provveduto a chiedere al presidente del Consiglio comunale di Castellammare di Stabia di convocare ad horas la conferenza dei capigruppo al fine di definire, con immediatezza, le iniziative politiche da mettere in atto per difendere e rilanciare l’occupazione a Castellammare di Stabia. Sono e resto comunque tranquillo e fiducioso, attesa la posizione nitida e gli impegni precisi già assunti in tal senso e in questa direzione dal ministro Romani e dal presidente Caldoro, nonché dal sottosegretario Cesario”, ha concluso Bobbio.
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