giovedì 28 febbraio 2013

La mia candidatura. Un primo bilancio e qualche considerazione per il futuro

di Amalia Durazzo 

Vico Equense - L'esperienza della candidatura al Senato è stata per me molto stimolante ed arricchente. Mi ha permesso di incontrare centinaia di persone, nel corso di decine di incontri tenuti in tutta la Campania, a cui ho avuto l'opportunità di esprimere le mie idee e la mia visione della politica. Ma, soprattutto, ho avuto l'opportunità di sentire da tante persone storie, considerazioni, preoccupazioni, che mi hanno fatto comprendere il malessere ma anche la voglia di cambiamento che serpeggia tra la nostra gente. Purtroppo, il CentroSinistra ed il PD non sono stati in grado di rappresentare questi sentimenti e di trasformarli in un progetto politico credibile. Non si è riusciti a rappresentare un alternativa valida al fallimento del PDL che, curiosamente, dopo aver perso 7 milioni di voti, canta vittoria. Le primarie per la scelta del Premier sono stato l'unico momento alto di questa campagna elettorale per il PD. In quella occasione l'Italia ha avuto a disposizione un partito la cui classe dirigente si metteva in discussione e dava finalmente la possibilità di scegliere ai cittadini. Quella esperienza è durata poco. Le primarie per i parlamentari sono state un fallimento. Organizzate in fretta e furia, sono state disegnate su misura per le correnti organizzate interne al PD. Nonostante ciò, nonostante l'impossibilità oggettiva per una come me, non organica ad alcuna corrente, di poter ottenere un piazzamento utile, vi ho partecipato con entusiasmo per affermare la voglia di democrazia che dovrebbe animare tutti i militanti di un partito che si autodefinisce democratico.

L'originalità della mia posizione è stata apprezzata e sostenuta da centinaia di elettori delle Primarie della provincia di Napoli. Anche nel corso della mia campagna elettorale, ho percepito il consenso alla mia persona venuto da tanti circoli della Campania che hanno visto in me una candidatura innovativa ed estranea all'establishment del Partito. Nonostante sia stata inserita in lista in una posizione in ogni caso non utile alla elezione, la mia presenza è stata notata ed apprezzata da piú parti. Nelle ultime due settimane di campagna elettorale ho avuto serie difficoltà ad organizzarmi, vista le richieste di partecipazione ad eventi che mi sono giunte dai piú disparati comuni specie della provincia di Napoli. Insomma, un'esperienza personale positiva, nel corso della quale mi sono sentita considerata da molte parti come uno dei pochi elementi di cambiamento in un panorama per il resto deludente. Anche a Vico ed in Penisola questa mia presenza è stata apprezzata e stimata da più parti. Molti elettori tradizionalmente lontani dalla sinistra e dal PD hanno espresso pubblicamente il proprio consenso alla mia candidatura e mi hanno sostenuta. Ed il risultato elettorale, se letto ed analizzato attentamente, lo dimostra. Vico è stato uno dei Comuni dove il PD ottiene uno di risultati meno negativi, sopratutto se si considera che era reduce dalla disfatta delle comunali del 2011. Al Senato il PD a Vico ottiene il 23.2% del voti (-1.99% rispetto al 2008) meglio che nel resto della provincia di Napoli (24.2% -5.94% sul 2008) o della Campania (24.1% -5.01%). Ovviamente, sarebbe ridicolo cantare vittoria. Ma, allo stesso tempo, neanche si può tacere che, dopo recenti gravi disfatte ed in una situazione generale non facile per il fallimento della proposta politica di Bersani e per l'affermarsi della proposta di cambiamento del Movimento 5 Stelle, il PD a Vico ritrova la sua base elettorale naturale, con la quale costruire un futuro diverso. D'altronde, pur in una situazione generale complessa e difficile, nel voto a Vico si intravedono elementi di speranza che non possono essere sottovalutati. Su tutti il fatto che il PDL per la prima volta nella storia della nostra Città perde la maggioranza assoluta, ottenendo alla Camera il 35.5% (-16.5% pari a 2590 voti in meno) ed il 36.3% al Senato (-17.5% pari a 2383 voti in meno). Ripeto, niente trionfalismi. Ma il voto dimostra che, pur nelle difficoltà, anche a Vico è possibile costruire un progetto serio di cambiamento. A patto che ci si lascino dietro le spalle risentimenti e prassi politiche settarie e si avvii finalmente un confronto serio e senza pregiudizio fra tutti coloro che condividono l'idea del cambiamento, nel rispetto di tutte le posizioni e delle scelte politiche e personali. Infine, un saluto ed un ringraziamento a tutti quelli che hanno sostenuto la mia candidatura, sin dal momento della raccolta delle firme per la presentazione. Agli uomini, ma soprattutto alle tante donne che mi hanno sostenuto fino alla fine. Ringrazio i ragazzi ed i militanti del PD che con estrema correttezza, oltre che con spirito di servizio e disinteresse, si sono impegnati nell'oscuro lavoro di "manovalanza". Un ringraziamento lo debbo anche ad Aldo Starace e agli altri consiglieri comunali che si sono espressi a favore della mia candidatura con la speranza di riuscire a costruire insieme qualcosa di buono per questa Città.

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