giovedì 7 febbraio 2013

Sanità: Palagiano, recidere legame tra politica e sanità per riformare il SSN

Antonio Palagiano
“Recidere il legame perverso tra politica e sanità: è questo, secondo Rivoluzione Civile, il punto di partenza per riformare il Sistema sanitario nazionale. Punto dove, al contrario, la recente riforma Balduzzi è intervenuta poco e non in maniera incisiva. Riteniamo, pertanto, inaccettabile che la nomina dei Direttori Generali - che decidono tutto nell’azienda sanitaria, dagli acquisti, alle esternalizzazioni, alla nomine - sia di natura politica, ovvero decisa da un Presidente di Regione o da un assessore, senza alcun criterio di comprovata esperienza nell’ambito gestionale e senza trasparenza nella richiesta e valutazione dei titoli”. Lo dichiara l’on. Antonio Palagiano, Presidente della Commissione d'inchiesta errori sanitari, candidato nella lista Rivoluzione Civile alla Camera dei Deputati, che interverrà domani all’incontro, organizzato da Anaao Assomed, dal titolo “DAI UN VOTO ALLA SALUTE! Domande e risposte sulla sanità del prossimo Governo”, dalle ore 09.30 alle ore 12.30 presso l'Enpam a Roma.

“Attualmente – prosegue Palagiano - il controllo della sanità è delegato alle Regioni, che designano e controllano i direttori generali e quindi i dirigenti delle unità operative complesse. Pertanto, il più delle volte, le nomine dei ruoli apicali delle aziende sanitarie vengono assegnate in base a caratteristiche che esulano dal merito, anche sfruttando meccanismi che permettono di aggirare i concorsi pubblici, come abbiamo visto dai dati pubblicati nella relazione conclusiva della Commissione errori e disavanzi sanitari che presiedo”. “Al contrario, riteniamo che la produttività professionale in campo medico, dovrebbe essere oggetto di valutazione. Questo obiettivo – conclude Palagiano -potrebbe essere raggiunto attraverso l’istituzione di un’Authority super partes, di nomina ministeriale e composta da professionisti di acclarata fama, che raffronti i dati provenienti da reparti analoghi appartenenti ad aziende ospedaliere diverse, per verificare il rispetto degli standard europei, in termini di percentuale di guarigione, complicanze, tassi di infezione e recidive”.

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