sabato 30 marzo 2013

Fogne, la guerra infinita

Il Comune paga i danni a 15 anni dalla citazione 

Fonte: Giuseppe Buonocore da Metropolis 

Vico Equense - Querelle fogne: dopo la condanna del Comune arriva l’atto di transazione. Sembra giunta ormai al termine la lunga controversia scoppiata tra il Comune di Vico Equense e un suo cittadino a causa dei lavori mai conclusi sulla rete fognaria. Tutto ebbe inizio nel 1999 quando l’amministrazione comunale approvò il progetto di ampliamento e adeguamento della rete fognaria per acque nere del centro e frazioni. Nel 2000 l’Ente iniziò a occupare in via d’urgenza l’area interessata dall’intervento - area di proprietà di un cittadino residente nella zona interessata dai lavori - ma a causa del non completamento dell’opera pubblica il procedimento espropriativo di suddetta occupazione non è mai avvenuto. La mancanza di tale operazione spinse nel 2004 il diretto interessato a intraprendere una decisa azione legale, innanzi al tribunale civile di Torre Annunziata - sezione distaccata di Sorrento - avverso il comune di Vico Equense; suddetta azione prevedeva il riconoscimento della responsabilità civile dell’Ente, con la conseguente condanna al risarcimento dei danni in relazione agli effetti prodotti dal mancato completamento dell’opera pubblica, ovvero l’incontrollato reflusso di acque reflue nel suddetto fondo della condotta fognaria comunale. Il privato avanzò la richiesta di circa 200.000 euro.

Circa tre anni fa il tribunale di Torre Annunziata accolse finalmente la proposta mossa dal cittadino, volta a ottenere il risarcimento dei danni procurati al fondo di sua proprietà, riducendo però notevolmente la pretesa economica del diretto interessato (44.411,93 euro) e condannando il Comune di Vico Equense anche al pagamento delle spese legali scaturite. L’accoglimento solo parziale della domanda comportò, necessariamente, la conseguenza della compensazione delle spese processuali per un terzo con condanna per l’Ente al pagamento della residua parte a favore dell’attore. Alla luce della valutazione degli atti inerenti il contenzioso nell’ottobre 2012 l’amministrazione comunale decise di riconoscere il debito a favore del proprio cittadino avanzando una proposta di risarcimento di circa 55.000,00 euro; tale operazione spinse pochissimi giorni dopo il proprietario del fondo fognario a presentare una precisa proposta transattiva, attraverso la quale richiedeva, in aggiunta al rimborso delle spese legali e processuali, il pagamento della modica somma di 45.000,00 euro, pagabili in tre acconti rateizzati. Dopo aver analizzato dettagliatamente la controversia legale e dopo avere constatato l’effettiva ripercussione economica della stessa, la giunta comunale sembra volere porre fi ne alla delicata questione; nei giorni scorsi l’esecutivo ha, infatti, incaricato il responsabile del Servizio Finanziario di provvedere entro il mese di aprile al pagamento del rimborso di tutte le spese legali e processuali (9.402,41 euro), così come previste in sentenza, nonché al pagamento del primo acconto di 5.000 euro e al pagamento delle ulteriori rate previste, per un totale di 55.000,00 euro.

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