Il professionista vincitore del bando ottiene il risarcimento danni: firmata la transazione da 11mila euro
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Era il 2007
quando l’amministrazione
comunale di Vico Equense, già
guidata dal sindaco Gennaro
Cinque, diede l’ok ufficiale per
assumere - a tempo determinato
- tre tecnici:
un ingegnere civile
e due geometri.
Così partì
immediatamente
la procedura
amministrativa
per pubblicare
il bando di gara.
Poi «vinto» da
un professionista
che però
non è stato più
«ingaggiato» dal
Comune di Vico
Equense. Quindi
l’inizio di una
lunga querelle giudiziaria dinanzi
al Tribunale del lavoro,
vinta dall’ingegnere in primo
grado. A seguire il ricorso in
appello dell’ente municipale e
l’avvio di trattative fra le parti
fino a giungere alla transazione:
il Comune di Vico Equense,
alla fine, dovrà sborsare una
discreta somma di denaro,
11mila euro, per un’assunzione
non più effettuata.
E’ la storia che vede protagonista
Fabrizio Moccia,
ingegnere civile che nel 2007
decise di aderire alla proposta
concorsuale messa a punto
dall’amministrazione
comunale.
Certo,
l’opportunità
di poter essere
impiegato
negli uffici del
Comune - oltre
a permettere al
professionista
di avere un introito
- avrebbe
portato il tecnico
a maturare
un’importante
esperienza formativa.
Ma di
quel contratto
a tempo determinato
di 6 mesi neppure
l’ombra. L’ingegnere Moccia si
classificò al primo posto della
graduatoria. Un successone,
meritato nelle prove previste
dal concorso. Ma neanche il
tempo di «esultare», che arrivò
il colpo di scena.
L’amministrazione
comunale, all’improvviso,
dopo lo svolgimento
degli esami finali, decise di
fermarsi. Come? Comunicando
al professionista che il
concorso non avrebbe avuto
alcun seguito «per subentrate
e diverse esigenze organizzative
dell’ente».
Novità tutt’altro che gradita
all’ingegnere Moccia che non
esitò un istante a trascinare in
tribunale il Comune di Vico
Equense presentando un ricorso
al giudice del lavoro di
Torre Annunziata. Obiettivo
abbastanza chiaro: vedersi
riconosciuto dal tribunale il
proprio diritto all’assunzione
e dunque ottenere la condanna
dell’amministrazione comunale
al risarcimento dei danni
patiti a seguito dell’intervento
dell’ente municipale. Il tutto
dovuto al dietrofront.
Il Comune di Vico Equense
si costituì regolarmente in
giudizio, si difese ma non
servì a nulla. O meglio, servì
a limitare i danni. Il tribunale
accolse - in parte - le richieste
dell’ingegnere condannando il
Comune al pagamento di una
somma pari alle
retribuzioni che
il professionista
avrebbe incassato
solo se avesse
avuto l’incarico.
Cioè 25mila
euro. L’amministrazione
impugnò
la sentenza
emessa in primo
grado, ma
poi ha iniziato a
«dialogare» sia
con il professionista
che con il
suo legale. Un
modo proficuo per evitare
di proseguire nella battaglia
e trovare un accordo. Che è
giunto puntuale. Il Comune di
Vico Equense risarcirà Moccia
di 11mila euro.
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