giovedì 21 marzo 2013

Gli Architetti per la penisola sorrentina. Confronto su Piano casa, vincoli ambientali e opportunità di sviluppo

Venerdì 22 marzo ore 17.00 SS. Trinità e Paradiso 

Vico Equense - Piano casa e vincoli ambientali in penisola sorrentina é uno dei temi di maggiore attualitá, ed anche la gestione delle emergenze territoriali, che saranno al centro dell’incontro promosso dall’Ordine degli Architetti di Napoli e provincia che si terrà venerdì a Vico Equense, alle ore 17, presso il complesso SS. Trinitá. La grande mobilitazione degli architetti napoletani, con incontri itineranti sul tema delle nuove opportunità di sviluppo dei territori e delle aree urbane, riguarderà le grandi potenzialità naturalistiche, ambientali e storico-artistiche di una delle aree di maggiore impatto sull'economia turistica della regione. "Gli architetti svolgeranno il loro ruolo strategico per contribuire alla tutela del territorio e ad una corretta gestione dello sviluppo sostenibile - spiega Gennaro Polichetti, presidente dell'ordine professionale - collaborando con le pubbliche amministrazioni e le categorie produttive, con il proposito di contribuire ad invertire le linee di sviluppo territoriale che non sempre hanno coniugato correttamente la tutela dell'ambiente con lo sviluppo". Le aree tematiche del workshop dedicato alla macroarea della penisola sorrentina, sono coordinate dal professore di urbanistica, Vincenzo Meo e da Pio Crispino, vicepresidente dell’Ordine degli architetti di Napoli e Provincia. I punti salienti del documento elaborato per la discussione tra gli architetti dell’area "penisola sorrentina" sono i seguenti: a) Legge per l’ architettura: Governo del territorio che deve coinvolgere gli urbanisti, gli architetti e i costruttori; b) Introduzione dei concorsi di architettura in due fasi per tutti i progetti di trasformazione urbana; c) Azione tendente ad uniformare e semplificare tutte le procedure di carattere amministrativo che riguardano l’attività professionale: chiarezza, trasparenza e solidarietà; d) Il ruolo dell’ architetto nelle istituzioni; e) Rilettura e sensibilizzazione delle norme di deontologia professionale; f) Formazione continua e azioni concrete per iniziare i giovani architetti all’ attività professionale; g) Azioni volte a coinvolgere capitali privati nel processo di trasformazione e conservazione del costruito.

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