mercoledì 8 maggio 2013

"Rivolta a Vico: via la strada per il depuratore"

Indetto un referendum popolare per conoscere l'opinione dei cittadini

Vico Equense - «È una vergogna». Questo il commento dei cittadini sulla «strada fantasma» che attraversa il Rivo d’Arco. Circa un mese fa il gruppo consiliare «In movimento per Vico» ha indetto un referendum popolare per capire la posizione dei cittadini sulla questione del viadotto. «Siamo stati presenti sul territorio con uno stand – ha detto il consigliere Natale Maresca – per informare i residenti. Molti ignoravano il reale problema di questa costruzione che non è stata terminata, né usata per il suo originario scopo e che non potrà mai trasformarsi in strada pubblica. Appena informati quasi tutti hanno detto che quel sentiero va demolito perché è uno scempio ambientale e non potrà mai servire a nulla. Il gruppo «In Movimento per Vico» ha protocollato una mozione con cui ha chiesto alla Regione, proprietaria dell’opera inutile, di demolirla e alla Corte dei conti di accertare le responsabilità». La strada fantasma che attraversa il Rivo d’Arco, infatti, è un lavoro attualmente incompiuto, originariamente finanziato dal commissario straordinario per l’emergenza e destinato esclusivamente a servizio dell’impianto di depurazione di Punta Gradelle. Doveva servire per il passaggio degli autocarri, per consentire il trasporto del materiale proveniente dai lavori di scavo ed evitare intralci al traffico. Le attività sono finite e il viadotto non è stato ultimato. «Non era indispensabile realizzare il viadotto – ha detto Maresca - e il finanziamento poteva essere utilizzato per la sistemazione di via Murrano. Il Comune di Vico ha voluto il viadotto per utilizzarlo quale strada pubblica alternativa alla statale 145 ma questa non ha i requisiti di legge per essere utilizzata neanche a senso unico, per la larghezza, per le pendenze e per mancanza di marciapiedi, piazzole di sicurezza e di svincolo. Dunque non potrà mai servire al transito». Nella mozione i consiglieri hanno spiegato i motivi. «La larghezza minima della carreggiata di una strada a senso unico di circolazione – è scritto nel documento - deve essere di 5,5 metri mentre, nel caso in questione, la distanza tra i muretti laterali è di soli 2,5 metri. Quest’ultimi andrebbero sostituiti con idonei dispositivi di ritenuta, ovvero guard-rail in acciaio, che ridurrebbero la larghezza utile per il transito delle auto. Per la sicurezza bisognerebbe imporre non solo la circolazione a senso unico, ma anche il limite a 10 Km orari e il divieto di transito per i pedoni. Inoltre la direzione della circolazione di questo senso unico dovrebbe essere da via Filangieri verso via Murrano, ma si rivelerebbe inutile in quanto i problemi di congestione della circolazione si verificano solo d’estate quando i bagnanti dalla spiaggia tornano verso il centro». (Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino)

1 commento:

Franco Cuomo ha detto...

e c'era bisogno di indire una consultazione popolare per arrivare a questa conclusione? E se i cittadini avessero espresso il desiderio di tenerla la strada cosa avrebbero fatto i tre consiglieri?