venerdì 24 maggio 2013
Meta: balcone rischia di crollare, il Comune non mette in sicurezza l'area
Meta - “C’è il rischio di una nuova Portici, ma il Comune di Meta non provvede a mettere in sicurezza via Santa Lucia”. A denunciare il pericolo del crollo di un balcone al civico 9 di via Santa Lucia, a Meta di Sorrento, sono le avvocatesse Angela Sansone e Rosanna D’Avino. Le due legali si stanno occupando della vicenda che vede coinvolta, suo malgrado, una donna di 80 anni, pensionata, che vive da sola in un tranquillo appartamento della Penisola Sorrentina.
Tutto parte lo scorso anno. Era il 30 aprile del 2012, quando un autocarro ha sbagliato manovra ed ha divelto i piloni di ghisa a sostegno del balcone, costringendo la proprietaria a provvedere a sue spese (circa 5mila euro) alla riparazione. Naturalmente, per diverse settimane il balcone è rimasto inagibile e pericolante. Per questo episodio pende ancora un processo presso la sede distaccata di Sorrento del tribunale di Torre Annunziata, poiché l’anziana ha chiesto i danni.
Passa un anno, o poco più, e arriviamo a lunedì 20 maggio scorso. Ancora una volta un camion transita in zona e danneggia i piloni di ghisa. Sono trascorsi due giorni, ma “il Comune di Meta – spiegano le avvocatesse Sansone e D’Avino – non ha ancora provveduto a mettere in sicurezza la zona. E questo totale disinteresse nonostante la diffida inviata immediatamente dopo l’accaduto. Non ci sono ancora transenne a delimitare l’area o cartelli di pericolo, eppure il rischio che quel balcone possa cadere è reale e di conseguenza anche che possa succedere qualcosa di grave proprio mentre transitano veicoli o pedoni. Intanto, però, lo stesso ente comunale ha chiesto il pagamento dell’occupazione di suolo pubblico per dare il permesso all’inizio dei lavori”.
Il balcone resta inagibile e ufficialmente “pericolante”. “Però dal Comune si sono interessati solo di incassare quei pochi soldi, anziché pensare all’incolumità della signora che abita in quell’immobile nonché dei tanti passanti che transitano nei pressi. La strada, infatti, è molto frequentata, in particolare dai ragazzi che vanno al mare. Provvederemo, comunque, ad informare la Procura della Repubblica della situazione, perché – concludono Angela Sansone e Rosanna D’Avino – per prendere provvedimenti non c’è bisogno sempre di aspettare che ci scappi il morto, così come accaduto a Portici”.
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