Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - «Il Comune rischia di perdere
un’ingente quantità
di fondi regionali da destinare
ai servizi sociali se
non decide di entrare nel
Piano sociale di zona». La
tensione resta alle stelle.
Soprattutto dopo la seduta
di consiglio comunale
trasformatasi ben presto
in un autentico bluff con
la maggioranza fedele al
sindaco Gennaro Cinque
che ha bocciato senza
pietà l’ordine del giorno
proposto dall’opposizione
che intendeva portare
in aula un argomento
fondamentale come il riassetto
dei servizi sociali
in penisola sorrentina.
Circostanza che, negli
ultimi mesi, ha prodotto
polemiche e strappi. Il
Comune di Vico Equense,
infatti, non ha ancora
provveduto ad approvare
la convenzione per la
gestione associata dei servizi.
E’ l’unico ente che, in
costiera, finora è venuto
meno a quest’impegno.
Ecco perché il gruppo
di minoranza «In Movimento
per Vico» torna
ad andare all’attacco
dell’esecutivo guidato
dal sindaco Gennaro Cinque. Il mancato ingresso
nell’organismo del Piano
sociale di zona, stando ai
consiglieri Claudia Scaramellino,
Natale Maresca e
Aldo Starace, significherebbe
per Vico Equense
veder sfumare di colpo
soldi da utilizzare per i
servizi. E spunta come tradizione
l’ennesimo comunicato
stampa al vetriolo
contro l’esecutivo.
«La Regione Campania ha
provveduto a ridefinire
gli ambiti territoriali dei
servizi sociali facendoli
coincidere con i distretti
sanitari - si legge nel
documento diffuso dai
consiglieri comunali di
opposizione -. I consigli
comunali debbono votare
una delibera di adesione.
Praticamente un atto dovuto,
come si legge chiaramente
nel Piano sociale
regionale. Tutti i Comuni
della penisola sorrentina
hanno provveduto. Unica
eccezione: Vico Equense.
La mancata adesione ha
ripercussioni pratiche
gravissime sulla vita delle
famiglie in difficoltà perché
escluderebbe la nostra
città dalla ripartizione
del fondo di 70 milioni di
euro per i servizi associati.
Di fronte a questo ritardo
noi abbiamo chiesto la discussione
dell’argomento
in consiglio comunale
ed abbiamo presentato la seguente proposta di
deliberazione che la maggioranza
si è rifiutata di
discutere con argomenti
speciosi». Insomma, la
questione rimane ancora
aperta. Fra maggioranza
e opposizione sembra
ormai essere andata in
fumo la già remota ipotesi
di trovare un compromesso
per discutere
della questione relativa
al Piano sociale di zona.
Che in ogni caso resta una
questione aperta. Basti
pensare che il neo sindaco
di Sant’Agnello, Piergiorgio
Sagristani, più volte
anche pubblicamente ha
ribadito la necessità di
rivedere la composizione
dell’equipe multidisciplinare
finora impiegata
nell’ufficio del Piano
sociale di zona. Stando
all’assessore provinciale
con delega al turismo,
nel 2014, bisognerà provvedere
a un riassetto magari
con l’uscita di scena
di qualche componente.
Addii che farebbero posto
a impiegati comunali che,
per Sagristani, potrebbero
svolgere le stesse mansioni
degli attuali membri
del coordinamento
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