venerdì 11 ottobre 2013

Etica del viaggiatore...

Vico Equense - Alcuni giorni or sono, come rarissimamente avviene, ho usufruito della autolinea della EAV Bus. Salendo a bordo dell’autobus, al capolinea della stazione Circumvesuviana, al momento di obliterare il biglietto, notavo il sorriso ironico degli altri passeggeri, che ovviamente, come è ormai prassi consolidata, erano probabilmente di nazionalità portoghese. Difatti, alla successiva fermata, si concretizzava il rarissimo evento della salita a bordo di alcuni controllori della società di trasporti, che sanzionavano i numerosissimi viaggiatori che, essendo appunto della suddetta provenienza lusitana, non avevano il titolo di viaggio, né tantomeno lo avevano obliterato. Qualcuno protestava, qualche altro si rammaricava, io per la verità ero intimamente soddisfatto (su circa 30 passeggeri, solo 3 erano “in regola”- sanzione 44 €) Come è arcinoto lo stesso avviene, sui convogli ferroviari della Circumvesuviana, dove evidentemente, i dispositivi elettronici di accesso ai binari, non sono adatti allo scopo, se, come è facilmente verificabile, i passeggeri usufruiscono indistintamente del varco riservato ai diversamente abili, sotto lo sguardo inerme di chi dovrebbe controllarne il corretto uso. Probabilmente , è oramai dimenticato, che per usufruire di un servizio, pretenderne addirittura la puntualità , bisogna stipulare un “contratto” che si concretizza con il pagamento del titolo di viaggio: ciò rappresenta innanzitutto un normalissimo dovere civico, e dovrebbe essere cosa naturale, anche in assenza di controlli. Ma la stragrande maggioranza , di fatto, froda l’azienda di trasporto pubblico, che di conseguenza, anche per tale ragione, versa da tempo, in stato di crisi (pur essendo in regime di monopolio nell’ambito del territorio nel quale opera). Oramai tale prassi è talmente radicata nei cosiddetti “cittadini”, che solo una campagna di severi controlli a tappeto da parte della EAV, può invertire questa tendenza: ciò deve essere fatto soprattutto per tutelare i viaggiatori “normali” (non dico onesti, ma NORMALI) che giustamente pretendono di usufruire di un normale servizio pubblico.

Liberato Vanacore

Nessun commento: