Fonte: Claudia Esposito da Il Mattino
Vico Equense - Gli operatori commerciali di Monte Faito saranno esentati dal pagamento della Tares 2013. Il provvedimento è stato approvato nell’ultima seduta del Consiglio comunale per evitare la desertificazione della montagna e aiutare gli esercenti che devono già barcamenarsi tra mille difficoltà tra cui i postumi degli incendi del 2012, la chiusura della funivia e della strada di Quisisana, a cui si aggiungono la crisi del trasporto su gomma e la fama per nulla positiva che spesso accompagna la montagna. Faito infatti sale spesso alla ribalta delle cronache per abbandoni di rifiuti pericolosi o per la coltivazione di piantagioni di cannabis. Stavolta però c’è una buona notizia per quanti vivono la montagna quotidianamente e hanno deciso di investirvi. «Non ci aspettavamo questa esenzione – commenta Giacomo Vanacore, gestore del bar a Piazzale dei Capi – tempo fa facemmo un incontro con l’assessore al Bilancio Di Martino in cui parlammo delle nostre problematiche e di quanto fossero difficili da ammortizzare nel corso dell’anno le migliaia di euro da pagare visto anche il calo delle presenze». «È la prima volta che l’amministrazione fa una cosa positiva per noi – aggiunge Giovanni Somma, proprietario della pensione La Cinciallaegra – si tratta di un fulmine positivo a ciel sereno considerato che c’è chi rischiava di pagare fino a 10 mila euro in base alla grandezza dei locali. Ci troviamo ad affrontare difficoltà di ogni tipo, è solo la passione che ci fa restare qua».
I fondi non riscossi dagli operatori montani non saranno a carico dei cittadini, bensì compensati da altre voci del bilancio comunale. Per la restante parte degli utenti, arriveranno invece a breve i moduli per il pagamento del saldo Tares. Più penalizzate saranno le famiglie numerose, in base al principio del «Chi inquina di più paga di più». Le utenze da tre componenti in su fronteggeranno aumenti variabili dal 7 al 40 per cento. Risparmieranno invece le monoutenze che pagheranno il 39 per cento in meno e i nuclei familiari con soli due componenti (che risparmieranno il 10%). Facilitazioni potrebbero arrivare in futuro per quanti effettuano l’autocompostaggio dei rifiuti organici. Il punto, già previsto all’ordine del giorno, è stato rinviato per la mancanza di pareri tecnici dovuti a un rimpallo di competenze tra gli uffici Ecologia e Tributi. Diminuzioni consistenti interesseranno le attività commerciali che rappresentano solo il 27% delle utenze: risparmieranno diverse tipologie di esercenti sulla base di coefficienti di produzione stabiliti dal ministero dell’Economia calcolati sul tipo di produzione e sulla quantità di rifiuti prodotti. I più colpiti saranno invece ristoranti e bar ma soprattutto negozi di ortofrutta e pescherie che affronteranno aumenti anche del 50% rispetto allo scorso anno. Per pagare il saldo Tares c’è tempo fino al 16 novembre al contrario della vecchia Tarsu il cui saldo andava versato entro il 31 ottobre. Solo le utenze domestiche potranno spalmare il pagamento fino a inizio 2014. Chi scegliesse quest’ultima soluzione pagherà la metà del saldo entro il 16 novembre mentre l’addizionale fissa di 0,30 euro a metro quadrato dovuta allo Stato dovrà essere versata entro il 16 dicembre. Il restante 50% del saldo potrà essere versato entro il 16 gennaio 2014.
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