venerdì 8 novembre 2013

A proposito di baby-prostitute...

Vico Equense - Mentre sul caso delle baby-squillo romane emergono le intercettazioni choc, la procura avvia gli interrogatori dei clienti, e si parla anche dei numeri del fenomeno della prostituzione minorile, che arruolerebbe in Italia tra le 7 e le 10mila vittime a seguito di tratta. Intanto il fenomeno sembra allargarsi a macchia d'olio, e dopo lo scandalo dei Parioli ne emergono altri a Milano, a L'Aquila. “Mi sgomenta pensare – afferma Claudia Scaramellino, consigliere comunale di IN Movimento per Vico in una nota pubblicata su facebook - che delle adolescenti si siano vendute come merce di scambio per comprare i "lussi" di una vita, al di sopra delle loro possibilità. E qui da parte delle ragazze in questione, credo che il sesso c'entri poco, semmai c'entra la vanità soddisfatta di sentirsi " femme fatale", donne desiderate e "abili". Al contrario assai più motiva questa 'scelta' ( e questo è drammatico!) la voglia di comprare svaghi costosi e abiti alla moda per godere di lussi ed equipararsi al gruppo dei ricchi pariolini che frequentano, secondo la ben nota "regola" del branco. C'entra soprattutto il loro vuoto di valori e di affetti. Ma mi sgomenta di più pensare che se c'è "offerta di sesso adolescenziale " c'è richiesta... E allora mi fanno ribrezzo "quei porci" che hanno pagato molto per andare con delle ragazzine... E non dicano che esse erano consenzienti ( è vero lo erano), perchè è solo una grossa ipocrita balla per giustificare la vergogna dell'azione compiuta con la regola di un vieto maschilismo sempre vivo, che dà al maschio la sempiterna libertà di caccia e, con essa, il diritto di chiamare "troia o cagna" anche la ragazzina che ci è stata, la quale potrebbe avere l'età di una figlia o di una nipotina! Siamo messi male se non riusciamo a riconoscere in questo schifo i segni del disagio di molti ragazzi e ragazze, apparentemente cresciuti in fretta in questa società dalla quale hanno appreso solamente che" tutto ha un prezzo", conclude Claudia Scaramellino.

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