domenica 24 novembre 2013

Giudice di pace, si cambia: l’ufficio traslocherà all’Arips

Fonte: Josè Astarita da Metropolis

Sorrento - Dietro l’angolo c’è l’intesa definitiva per salvare la sede del giudice di pace di Sorrento scongiurando dunque il rischio di un accorpamento dell’ufficio alla sede del Tribunale di Torre Annunziata. E’ l’impressione, concreta, emersa nel corso degli ultimi giorni dopo l’ennesimo incontro risolutivo fra i rappresentanti delle amministrazioni della penisola sorrentina. In tal senso, è spuntata l’ipotesi di un trasloco dell’ufficio. La sede del giudice di pace potrebbe diventare l’ex presidio dell’Arips di Sorrento, a via degli Aranci. Fra le amministrazioni comunali della penisola sorrentina c’è un’intesa di massima. Basti pensare anche al fatto che è stato disdetto il contratto di locazione fra il Comune di Sorrento e il privato proprietario dello stabile di via Santa Lucia dove attualmente è ubicata la sede del giudice di pace. A quanto pare, l’ufficio potrebbe diventare operativo a partire dal primo maggio 2014. C’è anche il Comune di Vico Equense a sostenere questa causa dopo le polemiche scoppiate circa un paio di settimane fa perché il sindaco, Gennaro Cinque, ancora non aveva firmato il protocollo fra gli enti municipali della costiera. In effetti, il suo «autografo» manca ancora sullo schema di delibera intercomunale ma le posizioni si sono ammorbidite ed è imminente l’accordo. I Comuni della penisola sorrentina sono pronti ad accollarsi le spese per continuare a mantenere in vita l’ufficio del giudice di pace di Sorrento, a via Santa Lucia. L’opposizione di Vico Equense aveva anche attaccato Gennaro Cinque: «Si chiede se non si ritenga che la scelta di tutti gli altri sindaci della penisola sorrentina, cui soltanto il Comune di Vico Equense si sarebbe sottratto, di farsi carico degli oneri necessari per evitare il trasferimento sia ampiamente giustificata dalla necessità di evitare non solo agli operatori del settore, ma soprattutto dall’utenza che riceverebbe un danno rilevante dallo spostamento della sede» veniva rilevato in un’interrogazione. Ora invece Cinque è pronto a firmare l’atto e a chiudere il caso. E’ l’ennesima puntata della vicenda successiva all’annuncio dell’associazione dei legali della penisola che vogliono presentare un esposto contro il governo per la soppressione della sede distaccata del tribunale.

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