venerdì 10 gennaio 2014

Concordia, Marciano (Pd): Porto di Napoli neppure candidato a rimozione

Regione Campania - “L’assenza del Porto di Napoli dalla rosa degli scali candidati alla rimozione della Costa Concordia è la drammatica conferma che alla politica degli annunci del Governatore Caldoro non fa seguito la concretezza degli atti amministrativi”. Così Antonio Marciano, vicecapogruppo del Partito Democratico al Consiglio regionale della Campania, dopo la conferenza stampa del Ministro Andrea Orlando. “Risalgono allo scorso aprile i proclami del presidente della Giunta sulla candidatura dello scalo partenopeo allo smantellamento della Concordia. Fecero ben presto eco l’assessore ai trasporti Vetrella e l’allora commissario del Porto, Luciano Dassatti, ma l’unico atto prodotto fu una lettera che Caldoro inviò all’allora presidente del Consiglio, Mario Monti. Nulla più è stato fatto, sul piano formale, per far valere le ragioni di Napoli, se non una richiesta di intervento alla stessa Regione lo scorso 31 ottobre, quando «in apertura di seduta del Comitato Portuale, il Commissario Straordinario ha proposto una mozione, approvata all’unanimità, di sollecito alla Regione Campania affinché si adoperi nuovamente acché il porto di Napoli possa essere individuato quale sito di demolizione della nave Concordia»”, spiega l’esponente democrat.
 
“Nel frattempo, altre realtà in giro per l’Italia più che annunciare hanno scelto la strada più corretta della costruzione delle necessarie sinergie tra istituzioni locali e imprese private, che ha portato a proposte serie e sostenibili. E invece Napoli, che pure aveva tutte le caratteristiche infrastrutturali per cogliere questa opportunità, che avrebbe dato ulteriore respiro alla cantieristica navale, a partire dalla vicina Fincantieri, resta drammaticamente fuori, neppure candidata”, prosegue Marciano. “La domanda, a questo punto, è lecita: Cosa è mancato? E di chi è la responsabilità? Perché sindaco di Napoli e presidente della Giunta regionale, che siedono in seno al Comitato Portuale, non hanno mai avanzato formalmente la candidatura del nostro scalo? Come sempre – conclude Marciano – a rimetterci è l’intera comunità regionale, mentre si continua ad assistere alla progressiva perdita di competitività del Porto di Napoli, che rischia di sprofondare inesorabilmente”.

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