Durante il litigio distrutta la vetrina di un negozio d’abbigliamento. All’esterno del locale tre giovani bloccati, uno tenta l’inutile fuga
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - L’ennesima rissa all’uscita
di una discoteca nel salotto
buono di piazza Tasso.
Ormai una triste tradizione
che inquina la movida,
quella vera, che vorrebbe
soltanto godersi appieno
una Sorrento by night senza
violenza, senza troppo
alcol che scorre nelle vene
di chi dovrebbe solamente
pensare a passare il sabato
notte per divertirsi con gli
amici e che invece smaltisce
le bevute litigando, con
colpi proibiti e tanta tensione.
La lunga sequela di zuffe,
insomma, continua a non
fermarsi. Purtroppo, ancora
una volta, i protagonisti
sono giovani che, dopo
aver bevuto qualche bicchierino
di troppo, si sono
riscoperti boxeur in erba
sotto il maxi albero di Natale
che domina Sorrento.
Così, mentre provavano a
darsele di santa ragione,
hanno sfasciato una vetrina
di una boutique del
centro storico, all’angolo
della chiesa del Carmine.
Mezz’ora di show, vergognoso,
fermato giusto in
tempo da polizia e carabinieri
con l’apporto della security
di un locale di piazza
Tasso.
Il bilancio è di tre denunciati:
finiscono nei guai un
18enne e un 21enne di Massa
Lubrense e un 22enne di
Meta, che hanno concluso
la propria serata in caserma
proprio mentre i titolari del
negozio di abbigliamento
danneggiato, allertati nel
cuore della notte dalle forze
dell’ordine, hanno dovuto
raggiungere in tutta
fretta il proprio esercizio
per rimuovere la merce
esposta e il vetro finito sul
marciapiede.
Che sarebbe stata una notte
ad alta tensione lo si era
capito poco dopo l’una
quando, all’improvviso, a
piazza Tasso, qualcuno ha
pensato bene di far esplodere
un maxi petardo a
quattro passi dai bar.
Un boato che ha squarciato
di colpo la tranquillità di
una serata che pareva scorrere
via senza intoppi. Due
ore dopo, alle 3 in punto, è
scoppiato il caos. A piazza
Tasso piomba un’ambulanza
che, in pochi istanti, soccorre
una giovane che, in
discoteca, ha accusato un
malore. Nulla di particolare.
Poi la rissa.
Alla base, motivi futili acuiti
dai fumi dell’alcol. In tre
- tutti amici e usciti insieme
per trascorrere la notte in
discoteca a Sorrento – iniziano
a scontrarsi. Parolacce,
insulti. Spintoni. Poi
schiaffi e pugni.
Manco a dirlo, curiosi e
giovani si avvicinano ai
ragazzi per dividerli. E’ il
primo tentativo di riportare
la calma. La pace, però,
dura poco. Un nuovo focolaio
di violenza, fra i tre, c’è
nei pressi della chiesa del
Carmine. Ad avere la peggio
è solo la vetrina di una
boutique, distrutta perché
uno dei ragazzi coinvolti nella zuffa viene spinto
con forza verso la vetrata.
Interviene la security di un
locale, tutto sembra tornare
alla normalità. Poi il terzo
assalto.
Quello finale. Stavolta però
c’è poco tempo per picchiarsi.
Arrivano le forze dell’ordine.
Una volante della
polizia e due pattuglie dei
carabinieri. Parte la caccia
all’uomo. Qualcuno scappa,
qualcuno scambia i
giubbotti per evitare problemi.
Fino a quando, dopo
aver raccolto testimonianze
lampo, i carabinieri entrano
in azione. Ne fermano
due. Un altro tenta di fare
lo gnorri passeggiando in
piazza come se nulla fosse
accaduto. Un agente della
security lo avvicina. Il ragazzo,
sentendosi braccato,
inizia a scappare. Fuga inutile.
Perde anche una scarpa.
Quindi viene consegnato
ai carabinieri. Alla fine
tre denunce per un sabato
notte da dimenticare.
Nessun commento:
Posta un commento