venerdì 3 gennaio 2014

Tito, tentazione da candidato sindaco

L’assessore al bilancio valuta l’ipotesi di scendere in campo per la fascia tricolore 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Meta - «E’ un momento delicato, qualche cosa è già cambiata ». Il ritornello del successo di Fiorella Mannoia e Mario Lavezzi degli anni Ottanta è più che azzeccato. Perché potrebbe presto diventare la colonna sonora della fase politica più rovente per l’amministrazione comunale di Meta. In primavera si torna al voto. E le grandi manovre sono partite, con largo anticipo sulla tabella di marcia. Grande attesa, in particolare, su cosa farà Giuseppe Tito che, in fondo, non ha mai smentito la possibilità di candidarsi a sindaco. Eppure, sull’argomento, il «super-assessore» al bilancio preferisce non sbilanciarsi troppo neanche adesso. Il momento sarebbe opportuno per chiudere il cerchio e rompere il ghiaccio visto lo sfogo con i «fedelissimi» del sindaco Paolo Trapani che, dopo alcuni malumori della maggioranza - che, in parte, ha pure disertato una recente seduta del consiglio comunale - aveva fatto trapelare chiaramente la volontà di rimanere alla finestra, facendo addirittura un passo indietro per prendersi dunque una pausa di riflessione. Insomma, almeno per il momento, sembra congelata l’ipotesi di tornare a guidare una coalizione civica per ottenere dalla città la riconferma alla guida dell’ente municipale. E’ da mesi che si parla con insistenza della «tentazione» di Tito.
 
Ovvero quella di dare origine a una propria lista civica e puntare dritto dritto alla candidatura a sindaco sognando di indossare un giorno la fascia tricolore. Attorno a sé l’assessore al bilancio sa che può contare su un peso politico imponente, molti consiglieri comunali di maggioranza sarebbero ben disposti a sostenerlo nella battaglia delle amministrative. Ma c’è da capire cosa intenda fare proprio Trapani. Al di là dell’inchiesta per assenteismo che vede coinvolto il sindaco di Meta, iscritto nel registro degli indagati dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Tito e Trapani restano compatti per concludere al meglio il mandato, hanno in comune l’appartenenza al Partito democratico e potrebbero anche aderire assieme alla Lega sorrentina, il maxi movimento civico della penisola varato dai sindaci di Sorrento e Sant’Agnello, Giuseppe Cuomo e Piergiorgio Sagristani, che sta conquistando appoggi di un certo peso nella Terra delle Sirene. «In questa fase - dichiara l’assessore al bilancio del Comune di Meta - mi sembra abbastanza prematuro azzardare discorsi relativi alla competizione elettorale. Credo che come amministratori abbiamo il compito di risolvere i problemi del paese. Questa è la priorità. Poi, con il passare dei giorni, valuteremo insieme il da farsi. Alla città non interessa molto, adesso, cosa farà alle prossime elezioni Giuseppe Tito». Poi la provocazione di rito: «Potrei anche scegliere di non ricandidarmi». E la minoranza come si muove? Non sembra intenzionato a tornare in campo Bruno Antonelli, ex sindaco di Meta che recentemente ha visto confermata dalla Corte d’Appello di Napoli la sentenza di assoluzione piena nel corso del giudizio che l’ha visto imputato per una vicenda in cui venne accusato di concussione. Voci di corridoio danno operativo il consigliere comunale Antonella Viggiano. Riscontri ufficiali, però, finora non ce ne sono.

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