domenica 2 febbraio 2014

Stangata rifiuti, slitta la scadenza

Dopo la protesta di ristoratori e titolari di bar, in campo l’ipotesi di istituire un pool per ricalcolare le cifre salate 

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis 

Sorrento - Posticipare il pagamento della tranche di febbraio, spostando la scadenza a maggio. Microchip nelle buste dei rifiuti per un corretto smaltimento. Tariffe calcolate in base al peso effettivo dei rifiuti prodotti. Ricalcolare, per il 2015, i criteri dell’imposta “allargandoli” anche ai bar che offrono anche il servizio di ristorazione. Aprire all’ipotesi di istituire una commissione di lavoro per focalizzare l’attenzione sul caso ampliando i margini di manovra. Sono i punti chiave del compromesso trovato fra i ristoratori di Sorrento e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Cuomo sulla mazzata Tares. Una tassa che sta mettendo nei guai gli imprenditori che, dopo la rivolta di alcune settimane fa, lanciarono un appello ufficiale alla giunta per individuare una soluzione concreta in grado di alleggerire l’impatto del tributo. La “trattativa” fra i ristoratori e Cuomo si avvia verso la fumata bianca. Decisivo l’incontro avvenuto l’altra mattina in municipio. Da una parte proprio gli imprenditori, guidati dall’avvocato Giuseppe Di Casola, presidente dell’associazione ristoratori sorrentina. Dall’altra il sindaco di Sorrento. Si sono parlati a lungo con l’obiettivo di stipulare un’intesa capace di soddisfare sia le necessità dell’ente che quelle della categoria. Un’apertura da Cuomo è arrivata fin da subito, ovvero da quando i ristoratori richiesero di essere convocati in Comune. Detto, fatto.
 
E il summit ha gettato le basi di una dettagliata rivisitazione della questione Tares. Dopo aver “denunciato” aumenti choc anche del 300% rispetto alla tassa per i rifiuti pagata un anno fa, i ristoratori fanno trapelare soddisfazione. Moderatamente. Perché dalle proposte bisognerà arrivare a un provvedimento ufficiale. Innanzitutto, il pagamento della tariffa Tares di febbraio è stato congelato. Se ne parlerà a maggio, quando i turisti torneranno a prendere d’assalto Sorrento e sarà meno difficile per gli imprenditori poter fare i conti con la gabella sui rifiuti. Il sindaco, in seguito, ha mostrato interesse sull’ipotesi di “installare” dei microchip nelle buste della spazzatura delle attività. Un modo come un altro anche per verificare il corretto smaltimento dell’immondizia. Il terzo punto, quello che prevede l’introduzione del concetto di pesatura dei rifiuti, probabilmente è quello più importante. Si potrebbe pagare in base a quanta spazzatura verrà prodotta. Nel corso del vertice, è spuntata anche la possibilità – per l’amministrazione comunale – di valutare una piccola rivoluzione per il prossimo anno e che potrebbe comportare il completo ricalcolo delle tariffe comprendendo anche i bar che prevedono per i clienti il servizio di ristorazione. “Siamo contenti perché il sindaco Cuomo è stato molto sensibile e immediatamente ha raccolto il nostro messaggio di difficoltà – dichiara l’avvocato Giuseppe Di Casola, presidente dei ristoratori di Sorrento –. Adesso speriamo che si possa proseguire su questa strada. L’amministrazione ci ha garantito di voler proseguire a lavorare per evitare salassi pesanti per una categoria così importante per il territorio”.

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