Dopo la protesta di ristoratori e titolari di bar, in campo
l’ipotesi di istituire un pool per ricalcolare le cifre salate
Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - Posticipare il pagamento
della tranche di febbraio,
spostando la scadenza a
maggio. Microchip nelle
buste dei rifiuti per un corretto
smaltimento. Tariffe
calcolate in base al peso
effettivo dei rifiuti prodotti.
Ricalcolare, per il 2015,
i criteri dell’imposta “allargandoli”
anche ai bar
che offrono anche il servizio
di ristorazione. Aprire
all’ipotesi di istituire una
commissione di lavoro per
focalizzare l’attenzione sul
caso ampliando i margini
di manovra. Sono i punti
chiave del compromesso
trovato fra i ristoratori di
Sorrento e l’amministrazione
comunale guidata dal
sindaco Giuseppe Cuomo
sulla mazzata Tares. Una
tassa che sta mettendo nei
guai gli imprenditori che,
dopo la rivolta di alcune
settimane fa, lanciarono un
appello ufficiale alla giunta
per individuare una soluzione
concreta in grado
di alleggerire l’impatto del
tributo.
La “trattativa” fra i ristoratori
e Cuomo si avvia verso
la fumata bianca. Decisivo
l’incontro avvenuto l’altra
mattina in municipio. Da
una parte proprio gli imprenditori,
guidati dall’avvocato
Giuseppe Di Casola,
presidente dell’associazione
ristoratori sorrentina.
Dall’altra il sindaco di
Sorrento. Si sono parlati a
lungo con l’obiettivo di stipulare
un’intesa capace di
soddisfare sia le necessità
dell’ente che quelle della
categoria. Un’apertura da
Cuomo è arrivata fin da
subito, ovvero da quando
i ristoratori richiesero di
essere convocati in Comune.
Detto, fatto.
E il summit
ha gettato le basi di
una dettagliata rivisitazione
della questione Tares.
Dopo aver “denunciato”
aumenti choc anche del
300% rispetto alla tassa per
i rifiuti pagata un anno fa,
i ristoratori fanno trapelare
soddisfazione. Moderatamente.
Perché dalle proposte
bisognerà arrivare a un
provvedimento ufficiale.
Innanzitutto, il pagamento
della tariffa Tares di febbraio
è stato congelato. Se
ne parlerà a maggio, quando
i turisti torneranno a
prendere d’assalto Sorrento
e sarà meno difficile per
gli imprenditori poter fare
i conti con la gabella sui
rifiuti. Il sindaco, in seguito,
ha mostrato interesse
sull’ipotesi di “installare”
dei microchip nelle buste
della spazzatura delle attività.
Un modo come un
altro anche per verificare
il corretto smaltimento
dell’immondizia. Il terzo
punto, quello che prevede
l’introduzione del concetto
di pesatura dei rifiuti,
probabilmente è quello
più importante. Si potrebbe
pagare in base a quanta
spazzatura verrà prodotta.
Nel corso del vertice, è
spuntata anche la possibilità
– per l’amministrazione
comunale – di valutare una
piccola rivoluzione per il
prossimo anno e che potrebbe
comportare il completo
ricalcolo delle tariffe
comprendendo anche i bar
che prevedono per i clienti
il servizio di ristorazione.
“Siamo contenti perché
il sindaco Cuomo è stato
molto sensibile e immediatamente
ha raccolto il
nostro messaggio di difficoltà
– dichiara l’avvocato
Giuseppe Di Casola, presidente
dei ristoratori di Sorrento
–. Adesso speriamo
che si possa proseguire su
questa strada. L’amministrazione
ci ha garantito di
voler proseguire a lavorare
per evitare salassi pesanti
per una categoria così importante
per il territorio”.
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