lunedì 3 marzo 2014

SoS patrimonio arboreo di Villa Fondi, il Wwf lancia l'allarme

Piano di Sorrento - Nel comune di Piano di Sorrento si è intervenuto sull’intero patrimonio arboreo del Parco della Villa Fondi De Sangro con operazioni di potatura e di spostamento di alberi. Gli interventi di potatura hanno interessato la quasi totalità delle piante, compresi esemplari arborei storici e secolari, inseriti dal WWF nel censimento dei “Grandi Alberi della Penisola Sorrentina - testimoni del passare del tempo, della storia e delle vicende umane.” Il WWF esprime preoccupazione per le operazioni in atto sugli alberi della Villa Comunale che, oltre all'indubbio valore estetico, storico e paesaggistico, da sempre svolgono un ruolo fondamentale nella purificazione dell'aria dall'inquinamento da gas di scarico e particelle dannose alla salute. “Drastici tagli di capitozzatura - spiega Claudio d'Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – sono stati effettuati sugli storici lecci, posti al confine ad ovest come barriera frangivento, e su tutti gli ulivi: una vera e propria “cupola verde”, che contribuiva a procurare frescura a tutti coloro che nelle calde e afose giornate estive frequentavano il parco a picco sul mare, è ora sparita!!! Sappiamo tutti che il patrimonio arboreo costituisce un irrinunciabile ed irripetibile polmone vitale per le popolazioni locali, e che tutte le piante dovrebbero essere tutelate e mantenute in buono stato di conservazione. Qualsiasi siano state le motivazioni addotte a tali potature non giustificano affatto lo scempio perpetuato ai danni di tali esemplari arborei: coscienti criteri di potatura prevedono l'effettuazione di potature, se necessarie, da eseguirsi sempre con moderazione. Abbiamo chiesto all'Amministrazione Comunale i motivi che hanno spinto ad effettuare tale intervento, l'utilità ed i costi. Inoltre il comune dovrà chiarire anche la destinazione finale dei vari quintali di legno asportato, visto che lo stesso costituisce un Bene comunale facilmente vendibile sul mercato locale, e non già un rifiuto da smaltire".

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