lunedì 2 giugno 2014

Al Museo Correale incontro con Bini Smaghi: “33 false verità sull’Europa” e “Morire d’austerità”

Sorrento - Sabato 7 giugno, ore 18, a Sorrento al Museo Correale di Terranova, l’OBI (Osservatorio e Banche imprese), la Città di Sorrento e l’Associazione Culturale Cypraea onlus presentano i libri “Morire di austerità” e “33 false verità sull’Europa”, di Lorenzo Bini Smaghi, economista italiano, membro del comitato esecutivo della Banca centrale europea dal giugno 2005 al 10 novembre 2011 nonché membro permanente del consiglio di Amministrazione di Morgan Stanley International. Attualmente Visiting Scholar al Weatherhead Center for International Affairs di Harvard e all’Istituto Affari Internazionali. E’ presidente di SNAM e Vice Presidente e membro del Consiglio di Amministrazione di Societé Generale.Presiede anche la Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze e l’Associazione italiana degli Alumni of the University of Chicago. Le tematiche delle politiche di “austerità” e dell’Europa saranno al centro di questo incontro pubblico introdotto da Gaetano Mastellone,vicepresidente dell’Osservatorio Banche Imprese e moderato dal giornalista Vincenzo Califano, Capo Ufficio Stampa presso Banca Popolare del Mediterraneo scpa. Partecipano oltre all’autore, il sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo, il consigliere comunale Massimo Coppola e la presidente dell’Associazione Culturale Cypraea, Cecilia Coppola. Bini Smaghi sostiene che l’austerità non ha causato la bassa crescita ma è la bassa crescita la causa dell’austerità. In altri termini, i paesi che hanno sperimentato una bassa crescita potenziale, a causa di profondi problemi strutturali, nel tentativo di sostenere il loro standard di vita e il loro sistema di welfare hanno accumulato, prima della crisi, un eccesso di debito pubblico e privato, che poi, quando la crisi è scoppiata, si è rivelato insostenibile e ha richiesto un brusco aggiustamento.
 
L’austerità ha certo prodotto una bassa crescita, ma essa stessa può essere il risultato di una crescita scarsa e squilibrata, per la mancanza di riforme strutturali che migliorassero il potenziale di crescita, il cui rinvio ha lasciato i paesi con un’unica soluzione, l’austerità. L’austerità è così il risultato dell’incapacità dei politici di prendere decisioni nel momento giusto, in altre parole la sola via di uscita richiede profonde riforme strutturali che aumentino il potenziale di crescita e creino spazi di manovra per un aggiustamento fiscale più graduale. Un appuntamento da non perdere.

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