mercoledì 4 giugno 2014

"'O' Saracino" ultimatum ai proprietari

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - I proprietari del ristorante «O’ Saracino» hanno meno di venti giorni di tempo per provvedere allo sgombero dei locali. La struttura è illegittima ed entro pochi mesi verrà abbattuta. A mettere la parola fine ad una vicenda che va avanti da più di 30 anni è stato il commissario ad acta nominato a seguito del giudizio di ottemperanza emesso dal Tar lo scorso anno. Con l’ordinanza del 20 maggio ha, infatti, stabilito che il titolare Ciro Aiello dovrà occuparsi dello «sgombero di persone e cose dell’intera zona data in concessione» per poi poter procedere alla demolizione delle opere costruite sull’area demaniale. Entro settembre al massimo, il ristorante, sito in Marina di Aequa e dichiarato abusivo da una sentenza del Consiglio di Stato del 2011, andrà giù. La struttura, infatti, è stata definita «del tutto illegittima, sia perché è stata pacificamente realizzata su suolo del demanio marittimo, sia perché non fruibile del condono edilizio». Le ruspe entreranno presto in azione, stavolta non si perderà tempo. «Il Comune ha già preparato il progetto preliminare per la demolizione – ha affermato Antonio Elefante, assessore ai lavori pubblici – Adesso il Provveditorato per le opere pubbliche della Campania dovrà predisporre quello definitivo. Ci siamo riuniti qualche settimana fa con il commissario: i tempi sono stretti. Credo che entro settembre il ristorante sarò abbattuto». Il locale, fondato negli anni ’60 da Ciro Aiello ed oggi gestito dal figlio Francesco, verrà demolito a causa di alcuni abusi edilizi riscontrati dopo la riedificazione della struttura per un incendio che la distrusse completamente nel 1983. A cercare di proteggere la struttura ci ha pensato, in questi anni, un comitato che ha raccolto numerose firme per una petizione volta a tenere in vita il locale.

Più volte, infatti, sono stati organizzati incontri pubblici per coinvolgere la cittadinanza nella difesa di un locale storico, che riveste un ruolo importante nell’economia della marina e dove vi lavorano oltre 20 persone. «Abbiamo più volte chiesto alle autorità di studiare un piano di riqualificazione dell’intera area - ha affermato lo chef Gennaro Esposito, de “La Torre del Saracino” – ma non ci hanno mai ascoltato. Manca progettualità e cura di una fetta di territorio che svolge, invece, la funzione di grande attrattore turistico. La famiglia Aiello è protagonista di una vicenda in cui ci sono anche altri attori. La loro onestà e dedizione al lavoro è una cosa nota a tutti. Hanno, inoltre, investito nel territorio dando un valido contributo per l’economia e l’immagine della marina. Abbattere la loro struttura dopo 60 anni di attività mi sembra un’assurdità». La complessa vicenda che riguarda «O’ Saracino» va avanti da più di 30 anni. «La storia andrebbe letta con attenzione – ha continuato Gennaro Esposito – per evincere che in realtà stiamo parlando di cavilli che hanno portato a un simile scenario. Se si adotta una tale misura per quel locale, dovrebbe essere così anche per moltissime altre strutture».

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