martedì 15 luglio 2014
Schiuma nel mare della Campania. Il Wwf: colpa delle fogne
La schiuma bianca apparsa nei giorni scorsi nel mare tra Pozzano di Castellammare di Stabia e lo Scrajo di Vico Equense sarebbe frutto di microalghe. Si tratterebbe cioè di «muchi», zuccheri e lipidi prodotti da tali microorganismi. A confermarlo è l'Unità operativa campana dell'Agenzia regionale protezione ambiente (Arpa). L'interpretazione del fenomeno, però, non convince il presidente del Wwf della Penisola Sorrentina, Claudio D'Esposito per il quale, «seppure i dati dell'Arpa parlano di mare pulito, noi rileviamo che in quella scia melmosa, di colore marrone e giallastro, galleggia anche tanto materiale da fogna, come i pannolini delle donne».
Il Wwf della Penisola sorrentina si prepara, nei prossimi giorni, a effettuare dei rilevamenti in proprio, per formarne un dossier fotografico da rendere pubblico. «Stiamo aspettando che il mare si calmi - afferma D'Esposito - poi usciremo con le nostre barche. Non si può dichiarare che abbiamo acque pulite, altrimenti non si forma mai una volontà politica che sia decisa a venire a capo dell'inquinamento che sta devastando il nostro mare».
«Sabato notte abbiamo segnalato il tombino di una fogna che, probabilmente tappato, ha cominciato a versare liquami sui Colli di Fontanelle, sul Nastro d'Argento - denuncia D'Esposito - ha gonfiato l'asfalto stradale e ha versato liquami nelle giornale di giovedì, venerdì, sabato e domenica, ma segnaliamo continui episodi di sversamenti fognari anche nel parco marino a causa dei difetti dei "troppo pieno" della società Gori che gestisce impianti obsoleti in cui le acque chiare si mescolano con le acque nere. Le nostre denunce sono tutte documentate e anche la magistratura ne è al corrente. Ma da Sorrento-Marina Grande alla Tonnarella vige il divieto di balneazione. Tuttavia, ieri, nella schiuma saponata che ha invaso la Regina Giovanna, facevano i bagni i bambini».
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