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Valeria Valente |
Napoli - E il caso dei «figli di» piomba in segreteria regionale. Prima riunione post primarie in vista di una direzione regionale che dovrà definire i confini di liste e alleanze. Il primo paletto messo dalla segreteria Assunta Tartaglione riguarda il centrodestra. Chi si è già candidato con liste in appoggio a Caldoro non potrà sostenere il Pd e dunque De Luca. È il caso di Carlo Aveta, consigliere regionale della Destra di Storace. Ma ce ne potrebbero essere molti altri. Ma a dirottare la discussione sui figli di è la deputata Valeria Valente. Che lo prende dal versante donne candidate. «Nel partito ci sono tante donne con un percorso politico riconosciuto. Non starò zitta se le figlie di sono solo funzionali a qualcosa e a qualcuno — spiega —. Altrimenti è stato inutile battersi per la doppia preferenza di genere». Il punto qual è? Liste di 50 nomi, di cui 27 napoletani. Troppo pochi i margini di manovra. E dunque già si pensa ad una lista Pd bis. Tra l'altro già testata in altre regioni potrebbe mai mancare in Campania?
(Fonte: S.B. da Il Corriere del Mezzogiorno)
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