martedì 2 giugno 2015

Circum e Sepsa, lotta a portoghesi e disagi: i biglietti si vendono a bordo

Fonte: Francesco Gravetti da Il Mattino

È il numero 191 l’ordine di servizio dell’Eav destinato – almeno nelle intenzioni - a mutare la lotta ai portoghesi, i migliaia di viaggiatori che ogni giorno su Circumvesuviana, Sepsa e Metrocampania prendono il treno senza pagare il biglietto. Con la circolare ai dipendenti, infatti, viene reso noto che dall’8 giugno è consentita la vendita dei biglietti a bordo. Due le circostanze necessarie: che il passeggero sia salito a stazione priva di biglietteria (o comunque chiusa e senza le emettitrici automatiche) e che la più vicina rivendita autorizzata si trovi ad almeno 250 metri. Un modo per ridurre i disagi a chi il biglietto vuole farlo ma non ha avuto il tempo e la possibilità. L’utente, infatti, è tenuto a munirsi sempre del titolo di viaggio obliterato, al di là della stazione dalla quale è salito. E quelle impresenziate, soltanto in Circumvesuviana, sono ben 42 che diventano circa 50 con Sepsa e Metrocampania. In alcuni casi, inoltre, per esempio la domenica, trovare bar ed edicole aperti per comprare i biglietti è impossibile. Di qui la svolta, alla quale si accompagna un altro provvedimento.
 
È possibile comprare il biglietto con un sovraprezzo di soli 5 euro a patto che il viaggiatore, appena salito a bordo, si rechi dal capotreno a chiedere di acquistare il titolo di viaggio, anche se è salito da stazioni con biglietteria (ma comunque senza varchi di accesso). Una sorta di “autodenuncia”. Per meglio comprendere la portata rivoluzionaria delle nuove regole è sufficiente pensare che attualmente la sanzione è pari a 100 volte il costo della corsa. È ammesso il pagamento in misura ridotta di un terzo se la multa viene pagata entro 60 giorni. Il ticket a bordo, comunque, non era ammesso. La novità è strettamente connessa alla nuova tariffa aziendale (con l’introduzione del ben noto “tic”) e al disciplinare tariffario andato in vigore il 1 gennaio del 2015. Da sei mesi, però, non si passava alla fase operativa: ora, terminati anche corsi per i capitreno, si può partire. È stata diffusa anche la modulistica per i biglietti a bordo che, però, porta la carta intestata Sepsa: un segno delle difficoltà organizzative in Eav. L’azienda, però, ha già dato una stretta alla lotta agli evasori e ai portoghesi: nel treno delle 6,40 partito ieri da Napoli e diretto a Sorrento sono stati beccati circa 40 viaggiatori senza biglietto, per lo più vacanzieri di una giornata o venditori ambulanti diretti in Costiera.

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