Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Vico Equense - «Un nuovo e diverso impegno» nelle ricerche di Angela Celentano, la bambina di Vico Equense scomparsa il 10 agosto 1996 durante una gita sul monte Faito: ad assicurarlo è stata la Procuradora general del Messico Arely Gomez Gonzales nel corso di un vertice con il ministro della Giustizia Andrea Orlando e il procuratore antimafia Franco Roberti.
L'obiettivo principale dell'incontro era il rafforzamento della collaborazione tra l'Italia e lo Stato centramericano, soprattutto sul fronte della lotta alla criminalità . Inevitabilmente, però, la discussione si è spostata sul caso-Celentano.
Dal 2010, infatti, la Procura di Torre Annunziata indaga per dare un'identità precisa a Celeste Ruiz, giovane messicana che, in una serie di mail alla famiglia Celentano, affermò di essere Angela, di trovarsi oltreoceano e di non voler essere più cercata. Un'inchiesta complessa al punto che ancora nessun nome risulta iscritto nel registro degli indagati.
Ora il Messico assicura «totale disponibilità» ad aiutare i magistrati italiani nelle ricerche di Angela: un risultato importante per il ministro Orlando e per il procuratore antimafia Roberti che alle autorità messicane ha chiesto innanzitutto di velocizzare le indagini.
In effetti, dal 2010 a oggi, gli inquirenti e gli investigatori italiani si sono dovuti scontrare con non poche difficoltà. Prima tra tutte la lentezza e la superficialità con cui, molto spesso, le forze dell'ordine messicane hanno condotto le ricerche di Angela Ruiz tra Cancun e Acapulco. E proprio questa circostanza, nella primavera scorsa, ha costretto la Procura di Torre Annunziata a effettuare una nuova rogatoria internazionale per compiere ulteriori atti d'indagine in Messico. Dopo tanti mesi, però, i pm oplontini attendono ancora quei riscontri necessari per imprimere all'indagine la svolta decisiva: iscrivere qualche nome nel registro degli indagati o chiedere la definitiva archiviazione del caso.
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