martedì 1 dicembre 2015

I Giocatori debutto alla regia cinematografica di Enrico Ianniello

Sul grande schermo la storia di quattro “invisibili” e il loro desiderio di riscatto Con Renato Carpentieri, Enrico Ianniello Tony Laudadio, Marcello Romolo e Andrea Renzi 

Sorrento - I Giocatori , opera prima del regista e attore Enrico Ianniello sarà proiettato, mercoledì 2 dicembre 2015, al Teatro Tasso di Sorrento (ore 21), in anteprima assoluta alle Giornate Professionali di Cinema Da spettacolo teatrale di successo a film per la televisione, I giocatori, che Ianniello trae dal pluripremiato testo Els Jugadors dello scrittore catalano Pau Mirò, è prodotto da Rai Fiction, Rai CPTV di Napoli e Teatri Uniti. A Sorrento avrà la sua anteprima assoluta, in anticipo sulla prossima messa in onda su RAI 3, nella serata che accoglie gli interventi in sala di Enrico Ianniello e degli altri interpreti Renato Carpentieri, Tony Laudadio, Marcello Romolo e Andrea Renzi, dei produttori Francesco Pinto, direttore del CPTV – Rai di Napoli e Angelo Curti di Teatri Uniti. Sullo schermo la tragicomica vicenda che vede protagonisti quattro uomini di mezz’età ed i loro fallimenti, le loro frustrazioni. In un vecchio appartamento, davanti ad un tavolo da gioco, condividono il loro presente tra una partita e l’altra.

Il becchino (Enrico Ianniello), il professore (Renato Carpentieri), l’attore (Tony Laudadio), il barbiere (Marcello Romolo), figure grottesche, qui mettono in gioco l'unico capitale che hanno a disposizione: la loro solitudine, la loro ironia, la loro incapacità di capire. I soldi sono spariti da tempo, come qualsiasi possibilità di successo personale ma, proprio sul punto di toccare il fondo, i quattro decidono di rischiare il tutto per tutto, rouge ou noir!, e allora il gioco si fa pericoloso. “In una società che soccorre e celebra solo i vincitori, - sottolinea Enrico Ianniello - I Giocatori vede protagonisti i perdenti. Amabili falliti, quattro derelitti che hanno abbracciato con tale amore la loro disdetta da essersi trasformati in qualcosa di nuovo. Simpatici, vitali, chiacchieroni, formano una combriccola stralunata e sfiziosa che si incontra per giocare a carte, ma è come se in fondo non esistessero più. La vita vera forse è definitivamente negata a questi grandi antieroi, con il risultato di una malinconica, amorevole comicità intrisa di ricordi e voglia di vivere”.

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