lunedì 31 ottobre 2016

Il Comune vuole salvare la culla degli intarsiatori. C`è l`appello salva-istituto

Liceo artistico Grandi
Il liceo artistico Grandi perde l'autonomia: confermata la reggenza. Delibera per la Regione: «Plesso simbolo, una deroga per la storia» 

Fonte: Jose Astarita da Metropolis 

Sorrento - Il Comune torna a chiedere l'autonomia del liceo artistico e musicale Francesco Grandi. Una richiesta tradizionale, che si ripete ogni anno, che giunge sul tavolo della Regione Campania. L'istituto, per il momento, deve subire la reggenza della dirigente Patrizia Fiorentino del liceo scientifico Gaetano Salvemini. Sul caso si è espressa anche la giunta che su proposta del sindaco Giuseppe Cuomo ha approvato anche una delibera d'indirizzo. Sulla richiesta di "indipendenza" del plesso si esprimerà la Regione già nel corso delle prossime settimane. Al momento, il liceo Grandi è "gestito" dai vertici del liceo scientifico anche per le note difficoltà dettate dal calo degli iscritti. Aspetto su cui, adesso, la giunta Cuomo torna a scendere in campo per "rilanciare" la sua culla d'arte nonostante, in passato, chiese l'eventuale accorpamento all'istituto nautico Nino Bixio di Piano di Sorrento e non al liceo Salvemini. L'istituto Grandi è molto noto in penisola sorrentina perché ha sfornato, dal lontano 1885, fior fior di professionisti. Intarsiatori, designer, pittori. Una vera e propria capitale. Che, adesso, finisce nuovamente sotto la luce dei riflettori.
 
«L'istituto d'arte ha contribuito alla conservazione e alla valorizzazione della tarsia sorrentina, che è tanto famosa nel mondo, e che ha sempre contribuito all'economia cittadina e alla sua fama nel mercato mondiale del settore - si legge nella delibera di giunta con cui si torna a chiedere l'indipendenza della scuola -. In seguito alla riforma Gelmini il plesso ha subito un profondo cambiamento, trasformandosi in liceo artistico. Si tratta di una scuola polo per le diverse abilità riuscendo ad essere punto di riferimento di iniziative con tutti i comuni del comprensorio, con il Piano sociale di zona, con l'Asl Napoli 3 Sud, con la Provincia di Napoli e con l'Università Federico II». Non solo. Il liceo artistico è sede di un centro risorse territoriali, attuando percorsi per l'educazione degli adulti e dei dropout, incrementando l'offerta formativa. «Pertanto trattandosi di una struttura scolastica specifica, unitaria, radicata al territorio e alle sue attività socioeconomiche si chiede alla Regione Campania di concedere in deroga la piena autonomia». Adesso la parola ripassa all'ente presieduto dal governatore Vincenzo De Luca. Tutti sperano in una svolta importante anche perchè il tema ha avuto strascichi anche per la tenuta dell'amministrazione comunale in passato. Basti pensare alle polemiche dimissioni del consigliere Antonino Pane del lista civica "II Ponte", esponente della maggioranza e docente del liceo artistico.

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