Cantiere depuratore di Punta Gradelle |
Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino
Piano di Sorrento - Probabilmente non basterà per avviare il depuratore di Punta Gradelle entro la fine dell'anno. Allo studio della Regione Campania, però, c'è un progetto per rimediare ai continui allagamenti dell'area di accesso all'impianto. A comunicarlo ieri pomeriggio, è stato Michele Di Natale nel corso del vertice con i sindaci della penisola sorrentina. Dal presidente della Gori anche un altro annuncio: di qui a dicembre 2017 la società consortile investirà circa due milioni e mezzo di euro nella separazione della fogna bianca da quella nera e nella manutenzione degli impianti esistenti. Al centro dell'incontro non poteva non finire il depuratore di Punta Gradelle; un'opera da 43 milioni di euro, attesa ormai da decenni, alla realizzazione della quale si oppongono diversi ostacoli. Incluso il sistematico allagamento del piazzale antistante la galleria di accesso. In occasione di forti piogge, infatti, l'area viene completamente invasa dall'acqua, complice la particolare conformazione del territorio. E questo costituisce un evidente problema di sicurezza. «Il direttore generale del settore Ambiente della Regione mi ha assicurato il massimo impegno per la definitiva soluzione del problema - ha spiegato il presidente Di Natale - e in questa prospettiva, Gori ha già manifestato la propria disponibilità a collaborare».
Stando a quanto trapelato nelle ultime ore, a breve la Regione dovrebbe mettere a punto un progetto ad hoc. Scartata l'ipotesi di una variante al progetto originario che comporterebbe lungaggini burocratiche e di conseguenza, un ulteriore slittamento delle date fissate per la conclusione dei lavori e per l'attivazione dell'impianto. Su questa vicenda non sono mancate le polemiche. «La Regione, il responsabile del procedimento e la ditta che sta eseguendo i lavori conoscono il problema degli allagamenti da circa 15 anni - ha osservato Gennaro Cinque, ex sindaco di Vico Equense - Bisognava pensare a una soluzione già prima di elettrificare l'impianto. Come si può pensare di metterlo in funzione se la galleria rischia sistematicamente di allagarsi?». Affinchè funzioni correttamente però, un depuratore come quello di Punta Gradelle presuppone che al suo interno vengano immesse una quantità e una qualità precise di liquami. In questa prospettiva è indispensabile l'eliminazione delle commistioni tra la rete fognaria e le condotte dell' acqua piovana. Per centrare quest'obiettivo Gori ha stanziato due milioni e mezzo di euro che fino a dicembre 2017, finanzieranno due tipi di interventi: la separazione delle reti a monte del corso Italia in tutti i Comuni della penisola sorrentina e la manutenzione degli impianti fognari esistenti. In questo secondo caso massima attenzione sarà riservata alle spiagge per evitare figuracce come quella di Ferragosto 2015, quando un guasto aU'impianto di sollevamento di Marina Piccola comportò lo sversamento di materiale fecale nelle acque di Sorrento e costrinse il sindaco Giuseppe Cuoino a firmare il divieto di balneazione. «Degli 11 milioni previsti dal piano degli investimenti per tutti i 76 Comuni in cui Gori gestisce le risorse idriche hanno sottolineato i vertici della società consortile - ben due e mezzo sono destinati alla penisola sorrentina. Con questi fondi avvieremo una serie di interventi decisivi per prevenire fenomeni di inquinamento marino e, quindi, importanti anche a livello turistico e ambientale».
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