venerdì 9 febbraio 2018

«Salute mentale, centro inadeguato»

Centinaia di migliaia di euro per l’affitto. Attesa per la nuova «residenza» di Terzigno

Fonte: Ciriaco M. Viggiano da Il Mattino 

Sorrento - Il centro di salute mentale ha le ore contate. A breve, malati psichiatrici, personale sanitario e amministrativo, dovranno abbandonare la struttura di via del Mare che non risulta a norma. L’Asl Napoli 3 Sud ha già chiesto ai sindaci della penisola sorrentina dimettere a disposizione altri locali: un aiuto indispensabile per evitare che gli undici pazienti psichiatrici ricoverati nella struttura residenziale siano trasferiti in altre città e che le circa mille persone prese in carico dal centro restino prive di assistenza. Ma se per questi ultimi sarebbe già stata individuata una soluzione in una struttura della stessa Asl e nel contesto del distretto sanitario; per i ricoverati nel centro di via Del Mare, il futuro non è del tutto chiaro: tre malati, i più anziani, potrebbero essere ricoverati all’Oasi di San Francesco a Castellammare. Gli altri sette invece, dovrebbero essere sistemati nella la nuova struttura residenziale riabilitativa di Terzigno, già completata e collaudata, ma chiusa in attesa che venga completata la pianta organica. Ad attivare la procedura di chiusura del centro di Sorrento, è stata Antonietta Costantini, direttrice generale dell’Asl, sulla base della relazione stilata dal dipartimento di Salute mentale. Poche righe nelle quali si chiarisce che il centro di via del Mare è «incompatibile con le esigenze dell’attività psichiatrica» e di conseguenza, non può ottenere l’autorizzazione sanitaria. A rendere inadeguata la struttura, che l’Asl ha affittato anni fa da un privato e per la quale sborsa centinaia di migliaia di euro l’anno, sono l’esiguità degli spazi, la presenza di scale e barriere architettoniche, le vie d’uscita.
 
Perciò Costantini ha stabilito che dal primo marzo - termine poi prorogato di un mese - il centro e la residenza dovranno trovare un’altra sede. E qui sorge il problema. Al momento, infatti, il Comune non ha alternative. In passato si era parlato di un trasferimento nell’edificio dell’ex Arips, sempre a Sorrento, o nella struttura che per sei anni ha ospitato gli uffici comunali di Meta. Alla fine però, non se ne è fatto nulla Al momento, solo l’amministrazione di Vico Equense sembra pronta a mettere a disposizione alcuni locali. «Un dramma per i pazienti – dice Giuseppe Staiano, presidente del Tribunale per i diritti del malato – che saranno sradicati dal luogo in cui seguono il percorso terapeutico e riabilitativo, ma anche per i loro familiari, costretti ad affrontare disagi notevoli». «L’azienda è al lavoro per trovare una soluzione che garantisca la permanenza del centro in penisola sorrentina senza causare disagi ad ammalati e familiari», dicono all’Asl. Nel frattempo, ad agitare la sanità locale è pure la mancanza di vaccini. Una nota del direttore dell’unità materno-infantile invita i pediatri a non programmare la somministrazione di due prodotti attualmente introvabili: il Polioboostrix, per il richiamo contro tetano, difterite e poliomelite nei bambini dai quattro anni in su; e il Rotateq, previsto per i neonati. «Si tratta di un problema nazionale – fa sapere l’Asl – ma già in via di risoluzione. Nessun utente rimarrà senza vaccino».

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