Sabato 28 luglio, ore 19, chiostro di San Francesco
Sorrento - Momcilo Jankovic ha aiutato per quarant’anni centinaia di bambini malati di leucemia. Un impegno fatto di generosità ed empatia con ogni piccolo paziente, che gli è valso il soprannome di "Dottor Sorriso".
L'oncologo, di origine serbe, sarà al chiostro di San Francesco, a Sorrento, sabato 28 luglio, alle ore 19, per presentare il suo libro dal titolo "Ne vale sempre la pena", curato da Salvatore Vitellino e pubblicato da Baldini+Castoldi, in cui racconta la propria esperienza professionale e soprattutto umana.
L'incontro, promosso dall'associazione Gioia di Vivere, che si occupa dell'aiuto ai bambini leucemici e oncoematologici, con il patrocinio del Comune di Sorrento, dopo i saluti del sindaco, Giuseppe Cuomo e dell'assessore alla Cultura, Maria Teresa De Angelis, vedrà gli interventi di Rosella Di Leba, addetta alle Pubbliche Relazioni dell'onlus Gioia di Vivere e della psicologa, psicoterapeuta e psiconcologa, Germana Aiello, moderate dal giornalista Antonino Pane.
Responsabile del Day-Hospital del reparto di Ematologia Pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza fino al 2016, Momcilo Jankovic ha fatto della terapia del dolore una missione. In particolare, ha scelto di dedicare molta attenzione alla qualità di vita dei bambini e delle famiglie, attraverso terapie ludiche come la clownterapia, introdotta negli ospedali da Patch Adams negli anni ‘70.
Oggi in pensione, il Dottor Sorriso non ha smesso di dedicarsi ai piccoli pazienti, continuando a visitarli nel suo studio di Milano. Inoltre, è Membro del Comitato di Bioetica dell’Istituto Nazionale dei Tumori e della Società Italiana di Pediatria.
!Scoprire che il proprio figlio ha la leucemia, vuol dire capire che la vita non è nostra, è fragile e aleatoria", si legge nella presentazione del volume che raccoglie storie di desideri realizzati, quelli dei suoi pazienti a cui Jankovic fa incontrare le loro star preferite, da George Clooney a Jovanotti, da Vasco Rossi a Ligabue, e storie di un miracolo più grande della guarigione: quel contagio dell’altruismo che abbraccia migliaia di persone. Una forma di amore che ci spinge oltre, i figli, gli altri, la morte, a sa svelarci quanto la vita valga sempre la pena viverla.
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