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Flora Beneduce |
Regione Campania - “Se è vero che il commissario ad acta per l’attuazione del Piano di
rientro in sanità, che in Campania coincide con il presidente della
Regione De Luca, ha dato attuazione, ancorché in ritardo, al Piano
nazionale di governo delle liste d’attesa varato dal Governo
attraverso il decreto n. 52 dello scorso 4 luglio, è altrettanto vero
che con tale decreto va clamorosamente fuori traccia, trasformando un
provvedimento serio e delicato in un libro dei sogni”. Lo dichiara
Flora Beneduce, consigliere regionale e componente della Commissione
Sanità della Campania.
“Penso, ad esempio, a quanto previsto nelle linee di indirizzo
regionali allegate al decreto. Si impegnano le Aziende sanitarie ad
assicurare ordinariamente la possibilità di erogare prestazioni di
assistenza specialistica ambulatoriale attraverso l’apertura delle
strutture anche nelle ore serali e durante il fine settimana. Un
obiettivo condivisibile in linea di principio ma, di fatto,
irrealizzabile in Campania dove insiste una atavica carenza di
personale che pregiudica anche le attività più elementari. Carenza
peraltro recentemente peggiorata da provvedimenti come Quota 100”,
rincara l’esponente azzurro.
“Nello stesso decreto, peraltro, dapprima si fa riferimento al Cup
regionale, sottintendendo un impegno a realizzare un unico cruscotto
informatizzato per aggregare i dati provenienti dalle singole aziende,
e poi si rimanda a queste ultime la responsabilità degli oneri
informativi, proseguendo sul terreno di una gestione per niente
centralizzata delle prenotazioni, schizofrenica e, quel che peggio,
noncurante dei piani terapeutici e delle esigenze dell’utenza”,
prosegue Beneduce.
“Insomma – conclude – siamo dinanzi ad un tema finito fuori traccia,
cui si spera si possa presto porre rimedio per evitare ai campani
oltre al danno per cure non ricevute in tempo o non appropriate anche
la beffa di sentirsi dire che quella della Campania è tra le migliori
sanità al mondo”.
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