domenica 17 maggio 2020
17 maggio: è la Giornata internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia
Vico Equense - Il 17 maggio si celebra dal 2004, in oltre 130 Paesi, la Giornata Internazionale contro l’omofobia, la transfobia, la bifobia e la lesbofobia. Il Comune di Vico Equense, grazie al supporto della Commissione Pari Opportunità (CPO), negli ultimi due anni ha partecipato attivamente alla Giornata, organizzando incontri, dibattiti ed eventi di sensibilizzazione rivolti alla cittadinanza e in particolar modo alle scuole. Nel 2018 è stato abbattuto dai ragazzi di diverse scuole del territorio, dai componenti della CPO e dal Sindaco Andrea Buonocore, il simbolico muro dell’omofobia posto dianzi al Palazzo di Città, mentre nel 2019 si è dato un “calcio all’omofobia” attraverso un quadrangolare di calcetto tra una selezione di consiglieri comunali, una rappresentanze delle scuole e i Pochos Napoli, associazione sportiva dilettantistica composta da persone LGBT (Lesbian, Gay, Bisex e Trans). Quest’anno l’emergenza covid ci impedisce di poter essere attivamente presenti sul territorio ma il Comune di Vico Equense, partener della rete READY (Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni) aderisce con convinzione allo spirito e ai valori della Giornata. Sono passati esattamente trent’anni da quel 17 maggio del 1990 quando l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) decise di depennare l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali, ma le discriminazioni, i pregiudizi, il bullismo e la violenza omotransbifobica sono ancora purtroppo vivi nel nostro Paese. Convinti che la lotta all’omotransbifobia è principalmente una battaglia culturale che per essere vinta ha bisogno dell’azione sinergica di tutte le Istituzioni, delle scuole, delle famiglie e delle associazioni, il Comune di Vico Equense anche quest’anno ha deciso di ricordare, anche se solo virtualmente, a tutti i suoi cittadini e a tutte le sue cittadine l’importanza di questa Giornata, pubblicando alcune foto degli eventi organizzati negli anni precedenti che saranno presto replicati appena l’emergenza coronavirus permetterà di poter tornare ad organizzare eventi pubblici con le scuole.
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