Questa la posizione espressa dai tredici consiglieri distrettuali eletti nelle liste dei “Comuni per l’acqua pubblica”: Rosario Bisogno (Mercato San Severino), Gianluca Del Mastro (Pomigliano D’Arco), Pasquale Di Marzo (Volla), Salvatore Di Sarno (Somma Vesuviana), Roberto Falcone (Angri), Maurizio Falanga (Poggiomarino), Vincenzo Fiengo (Cercola), Francesco Gioia (Fisciano), Giuseppe Grauso, Gianluca Napolitano, Massimo Pelliccia (Casalnuovo di Napoli), Edoardo Serpico (Scisciano), Manlio Torquato (Nocera Inferiore). “Da amministratori locali – sottolineano i rappresentanti - conosciamo bene l’impossibilità di tante famiglie di poter pagare bollette così elevate, i disservizi quotidiani, i distacchi selvaggi, la scarsità di investimenti sulla rete idrica e fognaria - se non con l’utilizzo di risorse provenienti dalla fiscalità generale - con conseguenti danni alla salute dei cittadini e all’ambiente. L'accesso all'acqua è un diritto umano universale, riconosciuto dall’ONU, indispensabile alla vita, oggi più che mai condizione essenziale per superare l’emergenza igienico-sanitaria che stiamo vivendo”. I Comuni, inoltre, sono completamente esclusi dal controllo societario del gestore GORI, la cui proprietà è nelle mani di un commissario di nomina regionale e della multinazionale Acea. Per questo motivo non è più rinviabile la distribuzione delle quote azionarie di GORI SpA agli enti locali, per promuovere una gestione pubblica, solidale e partecipata del servizio idrico, nel rispetto della volontà popolare espressa con i referendum del 2011: solo così si potrà produrre un cambiamento anche in efficienza.
Comuni per l’acqua pubblica – Distretto Sarnese Vesuviano
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