domenica 14 novembre 2021

Aumentano i poveri: seimila famiglie in più

La Caritas ha diffuso i dati secondo i quali in Campania nell’ultimo anno sono aumentati di seimila le famiglie cadute in povertà. Tra questi non solo disoccupati, ma anche persone che pur lavorando restano povere per via di situazioni familiari complesse e mancanza di assistenza e servizi. Ad andare in difficoltà dunque sono soprattutto le famiglie che rappresentavano già il 60% del totale e che nel 2020 hanno raggiunto il 70%. Netta la presenza di persone sposate o che comunque hanno alle spalle un matrimonio (75%). Chi si rivolge ai Centri di ascolto Caritas ha anche un basso livello di istruzione (il 44,5% la licenza media inferiore, il 20% la quinta elementare, l'1,5 % è analfabeta, 11% ha un diploma). La fascia d'età più rappresentata è 45-54 anni (27,4%). A bussare alla porta dei Centri Caritas sono soprattutto disoccupati (44,5%) con un netto aumento dei lavoratori in nero che fanno registrare un incremento dal 2019 al 2020 che va dal 7,6% al 18,2%. I bisogni sono quelli primari. Soprattutto generi alimentari (nel 45% dei casi) seguono quelli economici, con le utenze domestiche da pagare (18.8%), gli aiuti sanitari (9,9%) ma anche l'ascolto (9,5%). La richiesta di aiuti economici resta una caratteristica dei poveri italiani (21,5%), più di quanto non lo sia per gli stranieri (9,7%) che chiedono soprattutto lavoro (17,8%).

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