Un patto per fornire gli alloggi ai medici
Vico Equense/Sorrento - Destano malumore nelle popolazioni della Penisola sorrentina le carenze sanitarie del territorio. La politica non riesce ad incidere in modo efficace per invertire la tendenza, e la situazione degli ospedali di Vico Equense e Sorrento rimane sempre uguale, con problemi di organico in buona sostanza invariati. Nel frattempo si continua a discutere di come garantire una sanità ospedaliera all'altezza delle reali esigenze del territorio nelle more che l’ospedale unico diventi realtà. Da apprezzare è la chiarezza di don Carmine Giudici, che questa settimana fa un resoconto della riunione di martedì scorso nella Cattedrale di Sorrento con il direttore generale dell’Asl Na 3 Sud Gennaro Sosto. La lunga intervista pubblicata oggi da Agorà tocca molti punti, e affiora nelle sue parole l’amarezza, poichè di soluzioni a breve non se ne vedono. “Il direttore Sosto – si legge – ci ha detto che non è in grado di poterci fornire rassicurazioni sul prossimo futuro. Ha condiviso con noi la fatica nel trovare soluzioni appropriate...” Sul dramma Ospedali interviene anche il quotidiano Metropolis, con un piano alloggi emergenziale destinato a una cinquantina di medici. “Diversi operatori sanitari preferiscono altre aziende ospedaliere proprio per questo» ha sempre detto il dg dell'Asl. Ora gli operatori turistici - Sergio Fedele, presidente Atex Campania; Franco Cappiello, presidente Aicast macroarea penisola sorrentina; Mario Colonna, delegato turismo macroarea Aicast penisola sorrentina; Giovanni Rosina, presidente dell'associazione Charter Campania; Fabio Colucci, presidente Club dei 500 si fanno promotori di una proposta. "Riteniamo che tra le varie priorità ci sia da affrontare quella degli alloggi in penisola sorrentina per nuovi medici e nuovi anestesisti indispensabili per risolvere i problemi principali che bloccano le attività - si legge in una nota -. Serve un piano alloggi emergenziale per una cinquantina di medici da mettere in campo, coinvolgendo sindaci, Regione, chiesa, associazioni ricettive. È fondamentale trovare soluzioni che garantiscano questa disponibilità per il personale medico.” Sul fatto che i medici non vogliono venire a Vico e Sorrento, don Carmine Giudice ha una sua idea. “Credo – dice il sacerdote ad Agorà – che manchi un percorso di gratificazione e crescita professionale. Se si riducono le prestazioni, se mancano spesso figure di riferimento come i primari nei reparti; perché operatori sanitari che vogliono fare esperienza interessanti dovrebbero venire negli ospedali della penisola?”
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