venerdì 12 novembre 2021

Vico Equense. Sequestrata la discarica sul Faito

I rifiuti denunciati dagli ambientalisti erano stati spalmati e coperti da terreno. Le tappe della vicenda 

Vico Equense - A quattro anni di distanza da esposti e proteste, viene sequestrata la discarica abusiva del Monte Faito. L' area in questione, circa 1000 metri quadrati ricade nel parco regionale dei Monti Lattari all’interno del Comune di Vico Equense, ed è di proprietà per metà della Regione Campania e per metà della Città Metropolitana di Napoli. I materiali abbandonati erano già stati interrati da tempo e negli ultimi giorni il terreno era stato mischiato ai rifiuti. Quell'area stava per diventare uno spazio destinato allo svago delle famiglie con tanto di staccionate e panchine. Operazione avallata da perizie che dichiaravano la non pericolosità del materiale sotterrato. I carabinieri, anche alla luce di alcuni carotaggi eseguiti in presenza dell' Arpac e finalizzati a verificare cosa ci fosse sotto il terreno, hanno individuato materiale da costruzione e demolizione, mattonelle, mattoni, tubi, stracci, materiale elettrico. Ci sono anche frammenti che, in attesa di ulteriori analisi, parrebbero cemento-amianto. Tutto è iniziato a novembre 2017, quando si verificò una frana che dal versante della montagna investì anche in parte Moiano, frazione collinare del Comune di Vico. I detriti furono trasportati dal Comune all’interno del bosco come sito provvisorio di stoccaggio. Presto, però, divenne definitivo. Il Wwf denunciò subito la presenza insieme alle pietre ed al terreno di materiali edili di risulta e rifiuti speciali di vario genere, tra i quali manufatti in amianto. Tra incontri, conferenze di servizi e scambi di corrispondenze tra i vari enti la discarica è rimasta li per circa tre anni. Solo a fine 2020, con l’arrivo dell’Arpac, dopo una interrogazione parlamentare di Carmen Di Lauro e il diretto interessamento di Sergio Costa, all’ epoca ministro per l Ambiente, fu accertata finalmente in maniera ufficiale la presenza di rifiuti speciali e pericolosi in quella zona.

 

A marzo 2021 il Comune di Vico Equense aveva aggiudicato un incarico ad una impresa affinché rimuovesse in somma urgenza i materiali dalla discarica e la società produsse documenti che attestavano la bonifica del sito. Il 28 ottobre la Città Metropolitana comunica alla Regione, al Demanio, al Parco dei Monti Lattari, al Comune di Vico e a ad altri enti che ha effettuato un sopralluogo e che effettivamente i rifiuti sono stati rimossi. Annuncia l' avvenuto smaltimento, fa sapere che la Regione Campania ha prodotto una valutazione di incidenza e comunica che il 3 novembre avrebbe proceduto «allo stendimento del materiale ed alla copertura con terreno vegetale per realizzare un area pic nic». Il Wwf che su quella discarica a cielo aperto aveva presentato già più esposti in Procura, accerta che alla data della nota nel bosco nel cuore del Faito ci sono ancora materiali edili da risulta e rileva che, in ogni caso, l' operazione progettata dalla Città Metropolitana manca completamente dei necessari pareri autorizzativi dell' ente Parco. Il sopralluogo disposto nei giorni scorsi dalla Procura oplontina conferma la tesi dell’associazione ambientalista e scatta il sequestro preventivo. Il parco dei Monti Lattari è stato nominato custode giudiziario dell’area.

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