martedì 5 aprile 2022

Vico Equense. Ivan primo giorno di scuola dalla guerra all’alberghiero

di Ilenia De Rosa da Il Mattino 

Vico Equense - La festa preparata per lui non è bastata a cancellare la tristezza dai suoi occhi. E nemmeno le chiacchierate con i nuovi amici, l'abbraccio del preside e la gentilezza dei docenti. La sua è la sofferenza di chi ha visto morire uomini davanti ai suoi occhi, di chi ha udito il rumore devastante dei bombardamenti e ha avuto paura per la propria vita e per quella dei suoi cari. Ivan, 15 anni, originario di Kiev, ieri ha vissuto il suo primo giorno di scuola in Italia presso l'alberghiero Francesco De Gennaro. Ad accoglierlo, il preside Salvador Tufano, la vice Paola Apuzzo, le referenti Antonella Verde e Patrizia Alfano, gli studenti della classe in cui verrà inserito e quelli di altre sezioni che, coordinati dai docenti di enogastronomia e sala, hanno organizzato un buffet di benvenuto. 

LA TESTIMONIANZA 

Ma Ivan ha mangiato pochissimo: solo una piccola graffe. E con molta fatica ha parlato di sé. “Sono felice di questa accoglienza ma non amo stare al centro dell'attenzione” ha ripetuto più volte in inglese ad alcuni studenti che si sono offerti di fare da interpreti. Il calore dei presenti ha però, consentito a Ivan di esternare la sua sofferenza.

 

"Non riesco a smettere di pensare a quella sera in cui eravamo nascosti in un rifugio a Kiev insieme a persone anziane – racconta -. Noi giovani facevamo da sentinelle, al piano di sopra. Improvvisamente ho sentito un terribile ruggito: ho subito capito di cosa si trattava, ho preso il mio amico e l'ho trascinato verso giu. Appena siamo entrati in una stanza sicura, si è sentita una forte esplosione e la porta è balzata via. Dopo un po' altre due esplosioni. Poi siamo scesi al piano di sotto, dove c'erano gli altri: tutti ci hanno guardato come se fossimo fantasmi e una delle nonnine ha chiesto cosa fosse successo. Le abbiamo risposto che andava tutto bene e che non c'era bisogno di farsi prendere dal panico. Ma dopo pochi minuti altre esplosioni, ancora più forti". Ivan è arrivato a Vico Equense in pullman con la nonna 74enne, il 15 marzo. Adesso vive con la madre e il fratello, già qui a casa del marito della mamma. Frequenterà il primo anno dell'alberghiero e dovrà integrarsi in una nuova realtà. "Qui mi sento al sicuro conclude ed è una bella sensazione. Però spero presto di ritornare in Ucraina. Mi mancano gli amici, i familiari, la mia terra".

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