I presidenti di Confcommercio e Atex della penisola sorrentina: "Da settembre aspettiamo un incontro, da Eav vogliamo chiarezza" di Mariella Parmendola da La Repubblica Napoli
«Il prefetto ci convochi. Altrimenti il prossimo futuro sarà drammatico». Aspettano da luglio di essere chiamati a discutere del caso Circumvesuviana. La data fissata a settembre è rimasta solo nelle loro agende. Arrivati a gennaio l'incubo che la storia si ripeta è quasi una certezza. Perciò hanno fretta le associazioni che danno voce alle preoccupazioni di commercianti e operatori turistici della penisola sorrentina. Le immagini delle migliaia di turisti bloccati per ore sui binari della Circumvesuviana, impegnati a proteggersi al meglio dal sole cocente e frastornati dal vuoto di informazioni, non sono solo ricordi da archivio. Quelle foto dell'estate 2022, risultato di corse cancellate, ritardi e continui guasti dei treni, potrebbero essere identiche a quelle del 2023. Non si tratta di essere affetti da pessimismo. Lo hanno previsto gli stessi vertici del sistema ferroviario, considerato dalle associazioni di pendolari e Legambiente tra i peggiori di Italia. Ad ascoltare il pronostico dei vertici Eav "fino al 2025 non cambierà nulla", gli operatori turistici da Vico Equense a Massa Lubrense si sono sentiti gelare.
E i presidenti di Confcommercio e Atex della penisola sorrentina: "Da settembre aspettiamo un incontro, da Eav vogliamo chiarezza" ora che le prenotazioni per la primavera stanno già arrivando, e si annuncia un'altra stagione record per presenze, i titolari di B&b, alberghi e locali non si vogliono ritrovare con recensioni e lamentele firmate da turisti di ogni parte del mondo. Questi timori hanno espresso i presidenti sorrentini di Confcommercio e Atex in una comunicazione ufficiale inviata al prefetto Claudio Palomba. Un documento in cui chiedono la convocazione di un tavolo permanente sui problemi della mobilità, per trattare sia della situazione Circum che del traffico sulla strada statale tra Castellammare di Stabia e Sorrento, come stabilito restate scorsa. «Ci aspettavamo una convocazione a settembre che non è arrivata» ricorda Sandro Fedele, il presidente delle strutture extralberghiere della penisola sorrentina. «Nulla è stato fatto. E dalle dichiarazioni pubbliche si comprende che qualcosa comincerà a cambiare dai 2025. In praticaci aspetta un disastro lungo anni, ma per noi non si può andare avanti così». Del resto che per i nuovi treni e gli interventi strutturali sulla linea, ormai al collasso, ci vorranno almeno tre anni il presidente Eav, Umberto de Gregorio, l'ha detto sia pubblicamente che in una riunione convocata in Regione Campania con i sindaci. Guerra in Ucraina e problemi sulle gare d'appalto hanno spostato fortemente in avanti la risoluzione di quella che i pendolari definiscono una emergenza e non solo sulla linea Napoli-Sorrento. Per avere certezze sui tempi le associazioni hanno chiesto anche che Eav arrivi in prefettura con un master pian del triennio. Insomma vogliono vedere su carta date e cifre di quanto è stato stabilito per rendere le corse sicure e i treni puntuali. Fedele e il presidente di Confcommercio di Sorrento Vincenzo Ercolano chiedono un documento «dal quale si evinca in questi anni quante saranno quotidianamente le corse previste sulla Napoli-Sorrento in relazione all'attuale situazione dei treni in servizio. Lo stato della linea, della programmazione dei lavori di miglioramento tecnologico recentemente appaltati e dei programmi di consegna dei nuovi treni». Insomma reclamano certezze, perché «siamo stanchi di generiche promesse mai rispettate».
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