Vico Equense - La sanità è un bene di tutti non solo di alcuni, e perciò deve essere messo nell’elenco delle priorità delle Istituzioni, perché ogni persona riceva un’assistenza sanitaria adeguata. Ma è sempre così? “A fine novembre mio zio si è sentito male probabilmente un arresto cardiaco.” Inizia così la storia pubblicata su Aequa News. “In quattro di noi abbiamo chiamato il 118, che per più di 20 minuti non ci ha mai risposto nessuno… mio zio è deceduto davanti ai nostri occhi e nessuno ha potuto fare niente.” Una vicenda, a detta di chi scrive, che ti segna tutta la vita. “Non so neanche a chi dare la colpa, - aggiunge - so solo che stiamo veramente inguaiati con la sanità e che è una vergogna con tutte le tasse che paghiamo e non siamo riconosciuti neanche per un primo (o pronto) soccorso.” Poteva avere un altro epilogo la vicenda verificatasi ieri mattina a San Vito. Una donna anziana è caduta, procurandosi una forte emorragia. Come riporta Aequa News, i presenti che hanno assistito alla scena hanno subito chiamato il 118 che, dopo svariati tentativi, ha risposto solo per comunicare la brutta notizia: in zona non erano presenti ambulanze. Il commento di una delle persone presenti: "Chi ha risposto al telefono ha detto tamponate la ferita e portatela al pronto soccorso più vicino. Tutto questo in mezz'ora. Se era un'arteria più grave, sarebbe morta dissanguata la signora? È stata accompagnata a Vico e fortunatamente hanno dato le dovute prime cure. Dietro la chiesa era impossibile entrare con la macchina poiché molto stretto il vicolo... ci è voluta una piccola auto, altrimenti come si poteva recuperare la signora caduta? Possibile che non ci sia un'ambulanza in zona? È proprio una vergogna, queste cose si fa bene a denunciare. Se accadeva il peggio, con chi se la dovevano prendere?".
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