venerdì 3 marzo 2023

Crisi idrica: Il consigliere comunale Antonio Breglia “Come vuole combatterla il Comune di Vico Equense?”

Vico Equense - “La tutela dell'acqua deve diventare un’azione indispensabile anche per il nostro territorio”. Lo afferma il consigliere comunale Antonio Breglia, che oggi in consiglio comunale partendo dalle considerazioni fatte da Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi, l’Associazione nazionale dei consorzi di bacino che ha lanciato l’allarme. "Dati alla mano, è lecito ritenere che, per almeno tre milioni e mezzo di italiani, l'acqua dal rubinetto non può più essere data per scontata", citando dati del Cnr: secondo il Consiglio nazionale delle ricerche, una percentuale fra il 6% ed il 15% della popolazione italiana vive ormai in territori esposti ad una siccità severa od estrema. “E' impensabile – ha detto il consigliere Breglia - che al giorno d’oggi mediamente venga trattenuta meno del 10% dell'acqua piovana, che potrebbe essere sfruttata per usi non alimentari. Oggi dobbiamo assumere un impegno concreto che va nella giusta direzione per archiviare e superare finalmente l'immobilismo del passato riguardo a queste tematiche, importanti per il futuro della nostra città. Abbiamo la fortuna di avere tante sorgenti sul nostro territorio comunale, che come ben sappiamo è ricco di acqua, ma queste preziose risorse idriche naturali spesso in passato a causa di agenti esterni o inquinanti si sono rese non potabili, parlo della sorgente della Sperlonga, di quella di Conca e della Lontra, e queste menzionate sono anche quelle più accessibili probabilmente.” Lo stesso consigliere Breglia, sulla gestione idrica ha chiesto “cosa si sta facendo e soprattutto cosa abbiamo intenzione di fare per tutelare questa ricchezza." “Si potrebbe tentare – aggiunge Breglia - di effettuare controlli sulla qualità dell’acqua più frequenti, di pianificare la pulizia ed il controllo dei suoli a monte delle sorgenti per evitare che agenti inquinanti possano di nuovo renderle non potabili, pensare alla progettazione grazie anche ai fondi del Pnrr di serbatoi di accumulo che potrebbero abbassare drasticamente i consumi ed i costi.


 

Basta pensare alle migliaia di metri cubi di acqua potabile che vengono usati per usi non alimentari, come ad esempio per il lavaggio delle strade e l’irrigazione del verde pubblico, incentivare i cittadini a raccogliere l’acqua piovana per usi agricoli e tanto altro ancora.” In fine il consigliere Breglia ha chiesto al consigliere Giuseppe Russo di convocare una riunione della commissione lavori pubblici, con il sindaco e gli assessorati dedicati, per avere un quadro chiaro della situazione ed iniziare subito a lavorare in sinergia per tutelare questo bene prezioso.

1 commento:

GIUSEPPE GUIDA ha detto...

mi permetto di ricordare agli amministratori comunali che hanno inviato nel rio a Pontone e del rio Caccacaro tutte le sorgenti che ricordiamo noi più anziani, fino all'incrocio con il rio D'ARCO:
A valle delle Mura sorgente da cui i contadini (anche mio padre) fino ad alcuni decenni fa attingevano acqua per innaffiare le verdure e pomodori. dopo 100 ml vi è la sorgente della Grottella sotto un costone del bosco dei DI PAOLA; ancora più giu' a pochi metri altra sorgente detta delle Chioppelle; all'incrocio Rivolo Ponticelli sorgente importante da cui tutti attingevano per abbeverare animali e innaffiare. potrei continuare, dovete SAPERE CHE NEGLI IMPLUVI E NEI RIVOLI SONO STATE IMMESSE FOGNE E TUBI DI TROPPO PIEN O DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO, di Via Raspolo, di Via Pentema ecc.. "TUTELATE L'AMMBIETE e RECUPERATE LE SORGENTI".
G. GUIDA