Vico Equense - Fa discutere il post del consigliere di maggioranza e responsabile cittadino di Forza Italia Vincenzo Cioffi, che invita a non dare da mangiare ai cani randagi presenti in piazza a Massaquano, pena il diventarne responsabile. “Dalle telecamere saranno individuati” e puniti i trasgressori, scrive sui social. “Ben venga la solidarietà e la cura degli animali, - sottolinea Cioffi - ma una piazza pubblica non può diventare il luogo dove degli animali trovano casa.” Per l’esponente politico di centro destra è una questione di decoro urbano, e nei giorni scorsi sono arrivate anche le prime multe della polizia locale a chi porta a spasso i propri cani senza l’attrezzatura necessaria per raccogliere le deiezioni. Il sindaco li ha definiti “incivili e irrispettosi”, un’abitudine che va estirpata con multe e controlli. Per tornare al post “affama randagi”, che rischia di ottenere l'effetto opposto a quello desiderato, viene da chiedersi se è giusto che la politica gestisca il fenomeno del randagismo con mezzi repressivi. Una strategia con la quale il Comune, e ci tengo a precisare che non so se le parole del consigliere Cioffi sono condivise dall’intera maggioranza, intende allontanare i cani vaganti e randagi, risolvendo e assolvendo in questo modo le proprie responsabilità nei riguardi degli animali. Sono numerose le leggi e le sentenze della Cassazione che stabiliscono che i Comuni devono occuparsi dell’organizzazione, della prevenzione e del controllo dei cani vaganti, per evitare che provochino danni alle persone del territorio. A loro spetta, quindi, la costruzione, la sistemazione e la gestione dei canili e dei rifugi per cani. Vietare ai cittadini di dare una speranza a questi animali è un atto pavido che evidenzia la totale incapacità di molti amministratori di prendersi le responsabilità che la legge attribuisce loro.
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