Vico Equense - Sui lavori del nuovo elettrodotto ad Arola, interviene anche “Ricominciamo da Vico”. L’opera prevede l’installazione di 37 nuovi piloni di dimensioni considerevoli, con ulteriore consumo di suolo. Tre gli aspetti evidenziati dal laboratorio politico: salute, paesaggio e viabilità.
“Lo stupro del paesaggio – si legge in una nota - poteva almeno essere compensato con la schermatura della centrale elettrica di Arola, l' amministrazione di fronte ad un investimento di 40 milioni di euro avrebbe potuto imporla. La documentazione – continua - presentata al ministero dell'ambiente evita il divieto di nuovi elettrodotti in alcune zone del PUT, con l' escamotage di una sostituzione di elettrodotto esistente, sebbene i tralicci siano di enormi dimensioni, localizzati altrove rispetto ai presenti e con una potenza tripla. Non si potevano trovare altre soluzioni, ad esempio per parte almeno un cavidotto sottomarino?
Il disprezzo con cui alcuni amministratori di Vico centro hanno etichettato la rabbia dei lavoratori e delle attività che si troveranno a raddoppiare a triplicare i tempi di percorrenza, veramente è sconcertante. I cittadini e la loro vita quotidiana non contano nulla, nemmeno si è provato a trovare soluzioni a senso alternato o finestre temporali, nemmeno si è almeno ottenuto il lavoro H 24.” Ricominciamo da Vico riporta, poi, l’esempio dell’amministrazione guidata da Nino Savarese, 1997, che appaltò i lavori della pluviale per circa un miliardo di vecchie lire. Opera faraonica e di grande importanza, poiché prima di allora, quando pioveva, piazza Umberto I diventava impraticabile.
Tale cantiere prevedeva la messa in opera di tubi di ingenti dimensioni e la conseguente chiusura delle strade interessate. Per arrecare il minor disagio possibile ai cittadini, la Giunta Savarese, concordò, con l’impresa esecutrice dei lavori, di interrare lo scavo la sera per poi riaprirlo l’indomani, coprendo la cavità con lastre d’acciaio per consentire il transito veicolare.
“Alla luce di ciò, - aggiunge Ricominciamo da Vico - ci chiediamo perché non prevedere misure analoghe anche ad Arola? Ma soprattutto sono state fornite le data d’inizio e di fine lavori o, come accade spesso per i lavori pubblici a Vico, è tutto “un boh”. È scioccante constatare, ancora una volta, come rappresentanti delle istituzioni politiche locali, maggioranza e minoranza, forti di un mandato elettivo e non solo, non siano in grado di rassicurare la cittadinanza con proposte e soluzioni concrete. Caro Sindaco, Assessori, e Consiglieri tutti, di maggioranza e minoranza, il vostro è un colpevole silenzio indice di inadeguatezza e incompetenza” conclude Ricominciamo da Vico. Arola
domenica 12 marzo 2023
Vico Equense. Nuovo elettrodotto ad Arola: salute, paesaggio e viabilità, gli aspetti evidenziati da Ricominciamo da Vico
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