martedì 14 marzo 2023

Vico Equense. Per il futuro c'è tempo: ora lasciateci vivere il presente!

Vico Equense - Una città sempre più sciatta e maltrattata da chi dovrebbe invece averne a cuore il decoro. Alla vigilia di una nuova stagione turistica, dopo più di un anno dall’avvio dei lavori che avrebbero dovuto riqualificarlo, il centro storico di Vico Equense è ancora un cantiere. Se ne accorge chiunque percorra le stradine nei paraggi della celebre Cattedrale dell’Annunziata, che affaccia sul mare. Cavi e pozzetti allo scoperto compaiono ovunque tra i vicoli di epoca angioina. Sono visibili, poi, crepe nei muri, recinzioni con il nastro arancione, bagni chimici. Il tutto trasmette una sensazione di sciatteria e abbandono. I lavori sono fermi, e le risposte sono i soliti bla bla bla. A nessuno sfugge la difficoltà di governare, ma a volte è come se non si tenesse conto dell’esasperazione a cui vanno incontro i cittadini. A breve inizieranno i lavori tra Preazzano e Arola, con la chiusura di un tratto della via Raffaele Bosco, che inevitabilmente provocherà una paralisi della circolazione stradale, che già nei giorni normali è infernale. Saranno molti i disagi di chi è costretto a muoversi da una parte all’altra della città per stare dietro al lavoro, alla spesa, alla salute, ai figli, ai parenti, ecc. Un'amministrazione dovrebbe facilitare la vita dei cittadini, renderla agevole e meno complicata. Ci si è riempiti tanto la bocca di esperienza politica, che non serve a nulla se non si capisce che è necessario un cambio di passo che ridia impulso e slancio ad un’esperienza che è già miseramente fallita e che durerà altri tre anni. Bisognava fare il “tagliando” all’amministrazione già un anno fa. E invece si continua a vivacchiare. Mi ha colpito la riflessione sulla riqualificazione della pensilina che sta sulla via Raffaele Bosco al bivio di Patierno. “8 mesi dopo la stessa – scrive una cittadina - (simbolo del decoro urbano) diventa da una parte deposito di materiali, dall’altra casetta dell’acqua definito un punto strategico in quanto passano migliaia di macchine! Un punto di passaggio non deve essere strategico ma funzionale! Li passa un bus, si ferma, fa salire e scendere i passeggeri in sicurezza! Ora immaginatevi a breve le auto di chi sosta per riempire l’acqua…i bus che si fermano, i pendolari che passano…! Vogliamo la città del futuro ma dovete lasciarci vivere il presente e bene per arrivare al futuro!” 

1 commento:

Gino ha detto...

Sono solo delle samente che non sanno amministrare. Se non peggio.