mercoledì 8 marzo 2023

Vico Equense. Primarie Pd, Tommaso De Gennaro “Più forza ai circoli”

In città costruire una forte opposizione per andare al governo domani 

da Agorà 

Vico Equense - Sull'esito delle primarie del Partito Democratico abbiamo chiesto un commento al segretario del circolo cittadino, Tommaso De Gennaro. Cosa succede dopo vittoria di Elly Schlein? Incominciamo col dire che le primarie si sono confermate un ottimo esercizio di democrazia. Non credo di scivolare nella retorica se affermo che la scorsa domenica è stata una giornata di festa, innanzitutto per gli elettori. Dopo più sconfitte elettorali segnate da un astensionismo più che preoccupante, vedere i nostri gazebi e le nostre sedi prese d'assalto dai votanti ha restituito serenità. Il PD è un partito che è nato per mettere insieme tradizioni politiche che hanno raccolto l'eredità dei partiti di massa della prima repubblica. Non è stata una cosa da poco mettere insieme sensibilità, storie e visioni diverse. Cosi come non è semplice cercare di darsi una struttura organizzativa e rappresentativa democratica oltre che a mantenere, attraverso i Circoli, una presenza diffusa sui territori. Il PD trova nella complessità un elemento caratterizzante. La complessità a volte scoraggia ma altre volte esalta e spinge lontano. La Schlein da subito si troverà di fronte a questa complessità, la sfida parte da qui e il futuro è tutto da scrivere. Ma le sembra giusto che le scelte degli iscritti vengano in qualche modo rovesciate da quelle di elettori che potrebbero essere non elettori del PD? La scelta delle primarie aperte è stata fatta dal PD fin dalla sua fondazione. Qualcuno ancora oggi ritiene che sia non razionale delegare ai non iscritti la scelta dei propri leader. Ma le cose stanno cosi e, tutto sommato, è un modo per porre un argine a certi atteggiamenti autoreferenziali e di chiusura verso l'esterno dei gruppi dirigenti.


 

Cosa cambia sul piano locale? Adesso ci sarà il congresso regionale e con testualmente quello metropolitano oltre a quello di Circolo. In questo modo il partito assumerà, anche a questi livelli intermedi, una sua fisionomia con l'individuazione di una nuova classe dirigente. Capisco che da lontano queste possono sembrare cose complicate. Ma la differenza fra noi e tutti gli altri è che il PD è un partito, gli altri sono entità fluide che decidono di legare i propri destini, nel bene e nel male, a quelle di un leader che è in realtà un padre-padrone. Provi a togliere Berlusconi a FI, o la Meloni a Fdl, e capirà che dietro c'è molto poco, al netto dei cortigiani. Se poi la sua domanda si riferiva a quale potrà essere il ruolo dei Circoli nel PD del futuro, le rispondo che questo sarà uno dei tanti punti che dovrà affrontare la Schlein. Sicuramente oggi i Circoli, che vivono sulla generosità e sull'impegno di tanti volontari della politica, hanno un ruolo assolutamente marginale. Personalmente ritengo che proprio questo essere marginali ha causato nel tempo un loro svilimento e l'allontanamento di tanti. Per cui, se si decidesse di rilanciarli, più che a far aprire le loro porte (già abbastanza spalancate) sarebbe il caso dare loro un ruolo chiaro e netto. Riguardo al Circolo PD di Vico? Alle scorse amministrative abbiamo scelto un percorso civico. Lo abbiamo fatto con l'intento di avvicinare E coinvolgere anche chi guarda con sospetto e sfiducia i partiti e la politica in generale. E' stata una scelta non indolore ma necessaria. Dopo di che ci siamo impegnati a non disperdere quelle esperienze, cercando di allargarle il più possibile. Abbiamo aperto una sede comune, che abbiamo chiamata "Vico bene comune", che è a disposizione di tutti. Dopo tanti anni abbiamo un nostro rappresentante in Consiglio Comunale, Giuseppe Alvino. E un giovane alla sua prima esperienza in Consiglio Comunale che si è messo a completamente a disposizione di questo percorso. Ovviamente manteniamo un rapporto preferenziale con chi è stato il nostro candidato sindaco, Maurizio Cinque. I risultati non mancano ad arrivare. Le faccio un esempio. In questi giorni è stato portato in consiglio comunale la questione del PUAD. Posso dire con soddisfazione che questo è il frutto del lavoro fatto per aggregare parti politiche, movimenti ed associazioni, attorno alle nostre rappresentanze in consiglio comunale, su fatti concreti e reali di importanza strategica per la nostra città. La nostra ambizione è quella di far diventare il PD elemento centrale attorno cui costruire l'opposizione di oggi e il governo della città domani. Questo è stato ciò che ha caratterizzato il nostro percorso in questi anni e questo sarà ciò che caratterizzerà il nostro futuro, a partire dal nostro prossimo congresso.

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