In città costruire una forte opposizione per andare al governo domani da Agorà
Vico Equense - Sull'esito delle primarie del Partito Democratico abbiamo chiesto un commento al
segretario del circolo cittadino, Tommaso
De Gennaro.
Cosa succede dopo vittoria di Elly Schlein?
Incominciamo col dire che le primarie si
sono confermate un ottimo esercizio di democrazia.
Non credo di scivolare nella retorica se affermo che la scorsa domenica è stata una
giornata di festa, innanzitutto per gli elettori.
Dopo più sconfitte elettorali segnate da un
astensionismo più che preoccupante, vedere i nostri gazebi e le nostre sedi prese d'assalto dai votanti ha restituito serenità.
Il PD è un partito che è nato per mettere insieme tradizioni politiche che hanno raccolto l'eredità dei partiti di massa della prima
repubblica.
Non è stata una cosa da poco mettere insieme sensibilità, storie e visioni diverse.
Cosi come non è semplice cercare di darsi
una struttura organizzativa e rappresentativa democratica oltre che a mantenere, attraverso i Circoli, una presenza diffusa sui
territori.
Il PD trova nella complessità un elemento
caratterizzante.
La complessità a volte scoraggia ma altre
volte esalta e spinge lontano.
La Schlein da subito si troverà di fronte a
questa complessità, la sfida parte da qui e il
futuro è tutto da scrivere.
Ma le sembra giusto che le scelte degli iscritti vengano in qualche modo rovesciate da
quelle di elettori che potrebbero essere non
elettori del PD?
La scelta delle primarie aperte è stata fatta
dal PD fin dalla sua fondazione.
Qualcuno ancora oggi ritiene che sia non
razionale delegare ai non iscritti la scelta dei
propri leader.
Ma le cose stanno cosi e, tutto sommato, è
un modo per porre un argine a certi atteggiamenti autoreferenziali e di chiusura verso
l'esterno dei gruppi dirigenti.
Cosa cambia sul piano locale?
Adesso ci sarà il congresso regionale e con
testualmente quello metropolitano oltre a
quello di Circolo.
In questo modo il partito assumerà, anche a
questi livelli intermedi, una sua fisionomia
con l'individuazione di una nuova classe dirigente.
Capisco che da lontano queste possono
sembrare cose complicate.
Ma la differenza fra noi e tutti gli altri è che
il PD è un partito, gli altri sono entità fluide
che decidono di legare i propri destini, nel
bene e nel male, a quelle di un leader che è
in realtà un padre-padrone.
Provi a togliere Berlusconi a FI, o la Meloni a Fdl, e capirà che dietro c'è molto poco,
al netto dei cortigiani.
Se poi la sua domanda si riferiva a quale
potrà essere il ruolo dei Circoli nel PD del
futuro, le rispondo che questo sarà uno dei
tanti punti che dovrà affrontare la Schlein.
Sicuramente oggi i Circoli, che vivono sulla
generosità e sull'impegno di tanti volontari
della politica, hanno un ruolo assolutamente marginale.
Personalmente ritengo che proprio questo
essere marginali ha causato nel tempo un
loro svilimento e l'allontanamento di tanti.
Per cui, se si decidesse di rilanciarli, più che
a far aprire le loro porte (già abbastanza spalancate) sarebbe il caso dare loro un ruolo
chiaro e netto.
Riguardo al Circolo PD di Vico?
Alle scorse amministrative abbiamo scelto
un percorso civico.
Lo abbiamo fatto con l'intento di avvicinare
E coinvolgere anche chi guarda con sospetto
e sfiducia i partiti e la politica in generale.
E' stata una scelta non indolore ma necessaria.
Dopo di che ci siamo impegnati a non disperdere quelle esperienze, cercando di allargarle il più possibile.
Abbiamo aperto una sede comune, che abbiamo chiamata "Vico bene comune", che è a
disposizione di tutti.
Dopo tanti anni abbiamo un nostro rappresentante in Consiglio Comunale,
Giuseppe
Alvino.
E un giovane alla sua prima esperienza in
Consiglio Comunale che si è messo a completamente a disposizione di questo percorso.
Ovviamente manteniamo un rapporto preferenziale con chi è stato il nostro candidato
sindaco, Maurizio Cinque.
I risultati non mancano ad arrivare.
Le faccio un esempio. In questi giorni è stato portato in consiglio comunale la questione del PUAD.
Posso dire con soddisfazione che questo è
il frutto del lavoro fatto per aggregare parti
politiche, movimenti ed associazioni, attorno alle nostre rappresentanze in consiglio
comunale, su fatti concreti e reali di importanza strategica per la nostra città.
La nostra ambizione è quella di far diventare il PD elemento centrale attorno cui
costruire l'opposizione di oggi e il governo
della città domani.
Questo è stato ciò che ha caratterizzato il
nostro percorso in questi anni e questo sarà
ciò che caratterizzerà il nostro futuro, a partire dal nostro prossimo congresso.
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