Il commento del Partito democratico “Dai giornali ai tribunali, al peggio non c’è mai fine”
Vico Equense - “L’unica certezza è quella di aver messo in moto un meccanismo che può solo danneggiare l’immagine della nostra città.” E’ ancora polemica a Vico Equense sulla De.Co., la denominazione comunale di origine, che l’amministrazione ha lanciato a difesa della pizza a metro. La società dei fratelli Dell’Amura titolare di Pizza a Metro ha fatto “già partire le prime diffide dall’utilizzo di nomi o segni distintivi idonei a produrre confusione con il marchio registrato Pizza a Metro”. È quanto si legge in un comunicato diffuso dall’azienda in cui si diffida gli esercenti che stanno utilizzando il logo presentato dal Comune di Vico. La società cita l’articolo 2598 del codice civile che qualifica come atto di “concorrenza sleale” l’uso di “nomi o segni distintivi legittimamente usati da altri o compie con qualsiasi altro mezzo atti idonei a creare confusione con i prodotti e con l’attività concorrente.” La società titolare di Pizza a Metro, precisa la nota, “in caso di perseveranza nell’uso del marchio, nome o di qualunque riferimento grafico riconducibile alla sua attività, si riserva azioni di risarcimento danni verso chiunque continuerà nel loro utilizzo improprio.” “Situazione surreale – il commento del circolo Pd di Vico Equense -. Dai giornali ai tribunali, al peggio non c’è mai fine. Come è stato possibile arrivare ad una situazione come questa? Perché si è voluto a tutti costi insistere a seguire una strada sbagliata, infilandosi in una situazione che potrebbe rivelarsi senza vie di uscita?”
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