Gino Acampora |
di Massimiliano D’Esposito Il Mattino
Sorrento - «Stiamo vivendo una grande stagione come quella dell'anno scorso ed anche la prossima si prospetta interessante, ma siamo in una bolla che presto o tardi può esplodere ed è necessario programmare il futuro e capire se vogliamo fare i numeri oppure turismo di qualità». Gino Acampora appartiene ad una delle famiglie storiche dell'ospitalità sorrentina e da sempre è un punto di riferimento per i tour operator della zona e dell'intero Mezzogiorno tanto che pochi mesi fa è stato eletto presidente dell'associazione Agenti di viaggio della Costiera. Tra addetti ai lavori si parla di flussi record: è così? «Record non si può ancora dire, ma di sicuro si tratta di numeri importanti. Una stagione partita subito forte con ottime performance già in primavera e poi cresciuta ulteriormente in estate fino a giugno e luglio». Ad agosto si è registrata una contrazione? «Sì, abbiamo avuto un calo rispetto alle previsioni della vigilia». Dovuto a cosa? «Sono intervenuti diversi fattori concomitanti. Agosto, come noto, è il periodo delle ferie degli italiani, ma molti nostri connazionali sono stati frenati dai rincari, tanto che sono sì partiti, ma hanno ridotto la durata dei periodi di vacanza». E gli stranieri? «Ad agosto, quelli che rappresentano tradizionalmente i nostri mercati di riferimento, britannici e statunitensi, preferiscono non venire qui da noi per evitare il caos e per il troppo caldo, ma ora sono già tornati». In effetti si preannuncia un’ultima parte di stagione con il tutto esaurito. «Proprio così. Per settembre abbiamo il pienone ed anche per buona parte di ottobre, e ci sono buoni segnali anche per il Natale». Volendo guardare al futuro più a medio-lungo termine? «Anche per il 2024 le sensazioni sono positive. Abbiamo già le prime prenotazioni, ma è prematuro fare ipotesi, anche perché bisogna verificare l’andamento dell’economia nel Regno Unito e in Germania. I primi dati certi li avremo solo a febbraio con la vendita dei pacchetti ai tour operator esteri».
E nel 2024 arriveranno anche le navi di lusso del gruppo Msc dell’armatore sorrentino Gianluigi Aponte. «La decisione di portare in Costiera le unità del brand Explora Journeys rappresenta un’ottima pubblicità per il nostro territorio, anche se per ora sono previsti pochi accosti. Il problema è far trovare ai croceristi servizi adeguati agli altissimi standard cui sono abituati a bordo». Si spieghi meglio. «Mi riferisco alla mancanza di una pensilina coperta per ripararli dal sole al porto di Marina Piccola, al caos dei mezzi per portarli in centro, alla carenza di negozi di marchi importanti e del nostro artigianato tipico ormai sostituiti da friggitorie e gelaterie». Problemi che riguardano tutti i turisti che scelgono di venire a Sorrento. «Il punto è proprio questo. Siamo in una situazione di overtourism, una bolla che rischia di esplodere. Non si sa se tra un anno, tra due o più tardi, ma può succedere. Ed ora è il momento delle scelte chiave: puntare sui numeri o sulla qualità». Qual è il suo orientamento? «Io preferirei la qualità, ma ormai abbiamo un numero eccessivo di posti letto ed è difficile tornare indietro. Anche se una parte dei nostri clienti si lamenta perché c’è troppa gente». Cosa fare allora? «Innanzitutto regolamentare il settore extralberghiero che vive una espansione incontrollata, con verifiche serrate, in particolare sugli affitti brevi». Poi? «Servono infrastrutture. Penso al percorso meccanizzato tra il porto e il parcheggio Lauro per decongestionare il centro di Sorrento. E bisogna rispolverare il progetto della copertura della stazione della Circumvesuviana da destinare nella parte in corrispondenza con via degli Aranci ad area di sosta ed a meeting point per gli autobus turistici e di linea. In questo modo si garantirebbe anche ai viaggiatori diretti verso la Costiera Amalfitana di attendere i pullman senza essere costretti a lunghe file sotto il sole». Basterebbe? «No, ma sarebbe un inizio». La Circumvesuviana è un problema? «Il servizio va migliorato. Abbiamo accolto con favore la notizia della proroga del modello di esercizio estivo che garantisce collegamenti più veloci tra Napoli e Sorrento. Se poi, come prospettato, nel 2025 arriverà anche il treno tra l’aeroporto e la stazione di Napoli Centrale ed i nuovi mezzi promessi potrebbe esserci l’atteso salto di qualità che consentirebbe di ridurre il traffico sulla Sorrentina del 50 per cento». Già, il traffico, altro problema. «Di sicuro una delle questioni più preoccupanti che i sindaci della Penisola devono affrontare unitariamente, a livello comprensoriale, solo così è possibile trovare soluzioni. Mi auguro solo che si concretizzi l’unione dei Comuni, ma sono preoccupato». Perché? «Temo che la vicenda dell’ospedale unico possa creare una spaccatura insormontabile. Eppure non mi spiego come si pensi di rinunciare a una struttura in grado di garantire assistenza sanitaria di qualità ai cittadini della Costiera ed ai tanti turisti che raggiungono le nostre zone».
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