martedì 15 luglio 2025

Sorrento. Spiate da microcamera nei bagni della Basilica

L'occhio elettronico smascherato da madre e figlia che erano in toilette 

LO CHOC 

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino 

Sorrento - Una scoperta a dir poco raccapricciante: una microcamera installata nei bagni di una delle chiese più frequentate di Sorrento. Il dispositivo elettronico è stato individuato nei locali che ospitano i servizi igienici della basilica pontificia di Sant'Antonino. Una notizia che in breve ha fatto il giro della città provocando sgomento ed indignazione, oltre che ovviamente preoccupazione, tra i tantissimi fedeli che sono soliti praticare l'edificio di culto che sorge nel cuore del centro storico, dedicato al patrono della località peninsulare e della sua arcidiocesi, Sant'Antonino, appunto. Senza dimenticare che la struttura, edificata nell'undicesimo secolo, rappresenta anche uno dei monumenti simbolo di Sorrento, all'interno del quale entrano ogni giorno migliaia di turisti e visitatori provenienti da ogni angolo del mondo per apprezzarne lo stile architettonico e scoprire i tesori che contiene.

L'ISPEZIONE 

Una vicenda dai contorni inquietanti sulla quale sono in corso le indagini da parte dei carabinieri, Investigatori che, in questo frangente, intendono mantenere il più stretto riserbo. Pochi, finora, i particolari trapelati. Ad individuare la microspia sarebbero state due donne, madre e figlia, che avevano bisogno della toilette mentre si trovavano all'interno della chiesa. Una volta entrate nei bagni hanno scorto, sebbene fosse molto ben occultato, quello che sembrava essere un piccolo congegno e questo le ha insospettite. Immediata è scattata la segnalazione alle forze dell'ordine con i militari dell'Arma della compagnia di Sorrento che hanno subito ispezionato gli spazi destinati ai servizi per il pubblico e recuperato l'apparecchio il quale, in effetti, si è dimostrato essere un minuscolo occhio elettronico. Una volta posto sotto sequestro il dispositivo miniaturizzato sono state avviate tutte le verifiche tecniche da parte degli esperti dell'Arma per stabilire se fosse collegato ad un impianto di registrazione posizionato in loco oppure se trasmettesse le immagini in tempo reale ad un sistema ricevente in grado di immagazzinare i video raccolti. Allo stesso tempo gli uomini del capitano Mario Gioia hanno avviato anche le indagini per individuare il responsabile dell'installazione della telecamera in miniatura. Attenzione puntata, in particolare, sui frequentatori abituali della basilica pontificia di Sant'Antonino, ossia le persone che avrebbero potuto piazzare la microcamera e successivamente gestirla senza dare troppo nell'occhio. 

LE INDAGINI 

A quanto sembra, le indagini sarebbero già prossime ad una svolta. Escluso, comunque, un coinvolgimento a qualunque titolo del rettore della basilica pontificia. Il fascicolo di inchiesta che è stato aperto presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata si riferisce, per ora, alle ipotesi di reato di violazione della privacy e di interferenze illecite nella vita privata. Non si esclude, però, che le accuse potrebbero diventare ancora più gravi nel caso in cui venisse fuori che la telecamera nascosta in bagno abbia ripreso anche qualche minore. A questo proposito è importante stabilire quando è stata piazzata e per quanto tempo ha potuto effettuare le riprese prima di essere scoperta e poi rimossa.

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